Sindaco di Cassano Magnago accusato di truffa allo Stato. Indagini chiuse

Nicola Poliseno avrebbe fatto ottenere la cassa Covid a una sua dipendente

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La Procura di Busto Arsizio ha chiuso le indagini a carico del sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno (nella foto), dell’ex amministratore unico di Sieco Antonio Frascella, di Giuseppe Filoni, legale rappresentante di Effecinque Società Cooperativa, di Antonio Giso, Roberto Carluschi, accusati a vario titolo di truffa ai danni dello Stato, peculato e turbativa d’asta.

Secondo quanto ricostruito nelle indagini coordinate dal pm Nadia Calcaterra, Poliseno avrebbe ottenuto la cassa integrazione per una dipendente del suo studio professionale che, però, stando agli accertamenti dei finanzieri avrebbe continuato a lavorare. L’ex amministratore Sieco, invece, avrebbe dato in dotazione a familiari ed amici cellulari intestati all’azienda anche una volta finito l’incarico, oltre che a un consigliere regionale indagato nella maxi inchiesta milanese "Mensa dei Poveri".

Inoltre il professionista è accusato di aver affidato "in assenza di procedure ad evidenza pubblica e di alcun contratto scritto" ad Effecinque un incarico per il posizionamento di tabelloni elettorali a Castellanza (Varese), che Filoni avrebbe a sua volta dato in sub appalto ad un’altra società di cui lo stesso Frascella risulterebbe socio. Oltre a ciò i due indagati avrebbero veicolato illecitamente l’affidamento da parte di Sieco della gestione dei centri comunali di raccolta rifiuti e igiene urbana. Stralciato il filone di indagine relativo ad alcuni ritardi nella realizzazione di opere di compensazione per un supermercato Lidl.