Siccità, manovre sui laghi "Ora l’intesa sul Maggiore"

Il presidente della Regione Fontana punta a un accordo con la Svizzera per regolare il deflusso nei momenti di maggior necessità per le coltivazioni

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di Rosella Formenti

I segnali sembrano annunciare un’estate drammatica per la siccità, un’emergenza con cui da giorni si confrontano comuni grandi e piccoli alle prese con ordinanze per ridurre il consumo di acqua. Già pesanti le conseguenze per l’agricoltura.

Sulla situazione lombarda ieri è tornato il presidente della Regione Attilio Fontana: "Per attenuare l’impatto dell’emergenza siccità in Lombardia dobbiamo raggiungere un accordo per il lago Maggiore, così come abbiamo fatto per il lago di Como, d’Idro e d’Iseo; in questo caso dobbiamo parlare con la Svizzera, perché i bacini sono svizzeri".

"In questi mesi – ha aggiunto Fontana – abbiamo cercato, con il bilancino, di concordare con gli agricoltori il momento della semina in modo da cercare di riempire di più i laghi, prima che la semina avvenga, e avere così la possibilità di rilasciare l’acqua nel momento in cui loro ne hanno fortemente bisogno". Inoltre "in queste settimane abbiamo raggiunto un accordo con i gestori dei bacini idroelettrici per cercare di avere una disponibilità maggiore di rilascio di acque", ma "ora dobbiamo raggiungere un accordo con la Svizzera per il Maggiore".

Il Lago Maggiore è solo al 24% della sua capacità di invaso. Per quanto concerne la temperatura si sono registrati picchi fino a 5° sopra la media, ha comunicato Arpa Lombardia. L’analisi dedicata al Verbano è preoccupante: "In assenza di piogge o rilasci dai bacini di monte, il rilascio non potrà essere garantito se non per pochi giorni. Deflusso ecologico per ora temporaneamente garantito".

La prospettiva, se le condizioni non migliorano, è di un ulteriore taglio all’erogazione nel Ticino. La situazione critica del Lago Maggiore è anche certificata dai dati della società astronomica Schiaparelli: "Dal 1° dicembre 2021 a oggi mancano 516 millimetri di pioggia rispetto alla media dello stesso periodo, equivalente a un terzo dell’intera pioggia annuale di Varese. L’assenza quasi totale di neve in montagna non apporta un contributo di fusione nei grandi laghi prealpini". Il Verbano si trova intorno alla prima soglia di magra ormai da molti mesi, spiega ancora la Società astronomica, "una situazione che non si era mai verificata almeno dal 1942. E un simile livello di magra nel mese di giugno (quando dovrebbe essere massima la fusione della neve) si era verificato solo nel 2006. Le precipitazioni del primo semestre 2022 sono state 248 mm, le più scarse da quando sono iniziate le misure nel 1967". Nelle prossime ore sono comunque annunciati temporali e scatta l’allerta meteo per la provincia. La Protezione civile ha emanato un avviso di criticità per la zona dei Laghi e delle Prealpi a partire da ieri e per tutta la giornata di oggi, sia per le forti precipitazioni che per il conseguente rischio idrogeologico.