"Sfregio" al giardino Liala: il vicesindaco s'infuria

Alta tensione con il primo cittadino per un cartello del Comune nell’area verde

Il giardino Liala

Il giardino Liala

Varese, 16 gennaio 2021 - «Vergogna! Doppia vergogna: rovinare un giardino donato alla città per un cartellone celebrativo! Nessun rispetto". Con questo sfogo su Facebook il vicesindaco Daniele Zanzi ha espresso ieri tutte le sue rabbia ed amarezza nell’aver scoperto che un cartellone pubblicitario recante il rendering dell’intervento di riqualificazione di via del Cairo era stato posizionato nel bel mezzo del giardinetto dedicato a Liala. Un luogo centrale della città, in via Robbioni, che lo stesso Zanzi ha adottato lo scorso anno. L’area, di proprietà di un privato, era stata data in comodato d’uso nel 1998 al Comune. Nel 2018 alla scadenza della convenzione il sindaco optò per non rinnovarla e intervenne il suo vice, che decise di prendersene cura personalmente e a sue spese, sistemando l’area con una serie di lavori di abbellimento condotti dalla sua azienda. Il giardino è così rinato con nuove piantumazioni, pavimentazione, illuminazione e altri dettagli curati, oltre a una continua opera di manutenzione. Facile dunque immaginare quale sia stato lo sconforto per Zanzi nel vedere i pali di legno del cartellone conficcati nell’aiuola.

«Quando sono passato lì davanti mi è venuto un colpo – spiega – ho visto questo cartello osceno inchiodato su quattro assi ( foto ) e ho subito notato che sono stati danneggiati gli anemoni giapponesi nani e l’impianto di irrigazione sotterraneo". Zanzi ha così cercato di capire come sia potuta succedere una cosa simile, tra l’altro a due passi da Palazzo Estense. "Ho chiamato la dirigente dei lavori pubblici Giulia Bertani e mi ha detto che aveva dato disposizione per due cartelli, uno all’inizio di via Staurenghi e uno in via del Cairo e poi non ne ha saputo più niente". Quindi ha interpellato il sindaco Davide Galimberti, senza ricevere - è il suo parere - le risposte sperate. "Mi ha detto di non fare polemiche, perché noi non ci interessiamo dei cartelli. Ma non è così che si risponde a un vicesindaco, per di più coinvolto anche emotivamente. Quando ci si accorge che qualcuno della truppa fa uno sbaglio si chiede scusa e si fa rimuovere l’errore. Dato che le risposte erano muri di gomma mi sono permesso, visto che sono umano, di metterlo sui social". Zanzi si augura che il cartello venga rimosso in tempi rapidi, e aggiunge un altro dettaglio alla vicenda: "Ho telefonato alla proprietà e sono cascati dalle nuvole. Sono intenzionati a fare un esposto per violazione della proprietà privata".