Sesto Calende, dottoressa morta: i cani per cercare tracce di persone

Continua il giallo di Maria Luisa Ruggerone, 88 anni, ex primario del Niguarda di Milano, ritrovata senza vita dal figlio la sera del 14 luglio 2019

Maria Luisa Ruggerone

Maria Luisa Ruggerone

Sesto Calende (Varese) -  Entrano in scena i cani da ricerca nel giallo di Maria Luisa Ruggerone, 88 anni, ex primario del Niguarda di Milano, ritrovata morta dal figlio la sera del 14 luglio 2019 nella sua abitazione di Sesto Calende. Sono i cani della scuola di addestramento di Angelo Picoco, alle spalle un’ esperienza quasi ventennale nella preparazione dei cani da ricerca di persone scomparse e sostanze occultate, oltre a essere addestratore e responsabile dell’unità cinofila della Protezione civile di Varese. L’incarico è stato affidato da Walter Piazza, l’investigatore privato nominato da Maurizio Fantoni, il figlio della donna morta. Martedì, nei pressi del villino alla frazione Cocquo, verrà sguinzagliato Krieg, pastore tedesco specializzato nel seguire tracce di persone di cui è stato rilevato l’odore, anche a distanza di tempo.

Sono stati prelevati campioni di odore all’interno dell’abitazione utilizzando dei tamponi sterili su una ventina di oggetti (uno. in particolare, trovato spostato rispetto alla sua collocazione naturale) tasche di indumenti, una macchia che potrebbe essere stata lasciata da una mano sudata su una porta all’interno. I tamponi verranno fatti annusare al cane che cercherà di rilevare tracce con lo stesso odore nel bosco che circonda il cottage e quindi di rinvenire qualcosa che è stato asportato. Un’attività al buio, che potrebbe terminare con un nulla di fatto. L’intento è quello di cercare oggetti che provengono dalla casa, a cominciare dai contenuti di quella borsetta che stando al figlio è sicuramente sparita. Una scoperta alimenterebbe la convinzione di Maurizio Fantoni che la madre non è morta per cause naturali (peritonite stercoracea, secondo due autopsie disposte dalla procura di Busto Arsizio), ma è stata vittima di una brutale violenza. Si oppone all’archiviazione del fascicolo chiesta dalla procura. Il 6 maggio, davanti al gip Luisa Bovitutti, riprenderà l’incidente probatorio per discutere la conclusioni della seconda autopsia, eseguita dal medico legale Luca Tajana.