Ex Asl di Saronno, appello al soprintendente contro la vendita della sede

Per impedire la vendita della palazzina di via Manzoni, la mossa del comitato è la presentazione di una ricerca storica

 L’esterno dell’immobile comunale che ospitò anche  un  asilo, tra via Manzoni e Romanato

L’esterno dell’immobile comunale che ospitò anche un asilo, tra via Manzoni e Romanato

Saronno (Varese), 17 settembre 2019 - Il risultato di una dettagliata ricerca storica sullo stabile comunale di via Manzoni, che l’Amministrazione comunale vorrebbe vendere, è stata inviata alla Soprintendenza per i beni culturali e del turismo, affinché possano essere effettuate le necessarie valutazioni al fine di tutelare l’edificio dal rischio della vendita, che potrebbe mettere in atto il Comune. Si tratta del primo atto formale del comitato per la salvaguardia e la valorizzazione dell’immobile comunale ex asilo situato tra via Manzoni e via Romanato quest’estate con la guida di Franco Casali e l’adesione di decine di saronnesi. L’obiettivo è quello di tutelare lo stabile che ospitava fino a qualche mese fa gli uffici del distretto sanitario e che in passato è stato sede dell’asilo Vittorio Emanuele II. L’edificio è di proprietà comunale ma nel documento di programmazione il Comune ha reso noto di volerlo vendere. Il comitato «si prefigge – ha spiegato ieri mattina in una presentazione ufficiale Franco Casali - di promuovere, sino al suo ottenimento, il vincolo d’interesse culturale» sul compendio immobiliare di proprietà comunale tra via Roma e via Manzoni già sede dell’asilo Vittorio Emanuele II, ufficialmente operativo sin dal 1910 quale asilo per i figli dei contadini poveri di Saronno».Il gruppo si subito messo all’opera per «promuovere ogni iniziativa per vincolare, tutelare e valorizzare l’ex Asl, e relative pertinenze, prevenendo eventuali demolizioni totali, sia nel caso l’immobile restasse di proprietà pubblica, sia nel caso lo stesso fosse alienato a terzi, collaborando a tal fine con l’Amministrazione comunale». Non a caso tra i primi atti del comitato c’è stata la comunicazione all’Amministrazione comunale della costituzione del Comitato ma anche quella alla Soprintendenza e al Ministero di quanto ricostruito sulla complessa storia dell’edificio. Tra gli elementi scoperti dal Comitato i dettagli sulla costruzione dello stabile che risale ai primi del Novecento ma anche la sua storia. «Nel 1908 la società sportiva Pro-Saronno decise, dopo un anno di trattative, di acquistare l’edificio per 30 mila lire. Dopo qualche tempo lo cedette perché venisse costituito un asilo infantile. La Congregazione della carità di Saronno con processo verbale 1909 si interessò per la costituzione di un asilo a sostegno dei figli dei numerosi contadini poveri di Saronno. Due anni dopo fu richiesto dal Comune di Saronno alla Cassa dei Depositi e Prestiti «un prestito di 40 mila lire per l’adattamento dell’edificio ad uso di asilo». «A Saronno – conclude Casali - sono rimasti pochi edifici pubblici di un certo valore architettonico e ricchi di memorie storiche. Anziché vendere questa bella struttura, posta in pieno centro e vicina a Villa Gianetti e Palazzo Visconti a cui potrebbe essere collegata, sarebbe opportuno valorizzarla e farne un uso condiviso per la cittadinanza e le associazioni».