Saronno, aperto in città lo sportello badanti

Mano tesa dal Comune alle famiglie: un elenco di persone cui affidare i cari

La presentazione dello sportello badanti a Saronno

La presentazione dello sportello badanti a Saronno

Saronno (Varese), 14 agosto 2019 - «Quando in una famiglia si verifica l’esigenza di una badante è un momento decisamente complesso. C’è da gestire la perdita di autonomia dell’anziano ma anche molti adempimenti burocratici senza dimenticare le difficoltà di trovare una persona con le qualifiche necessarie. Con lo sportello badanti il Comune mette a disposizione dei saronnesi risposte concrete, a partire dai nominativi di persone preparate a cui affidare i propri cari». Così l’assessore Gianangelo Tosi spiega perché l’Amministrazione comunale ha deciso di investire sullo sportello badanti attivato in città con la collaborazione di tre diverse realtà che si sono messe al servizio dei comuni del distretto saronnese. «Come detto all’inizio dell’anno – spiega il delegato ai Servizi sociali – ci siamo attivati per dare una risposta a un’esigenza del territorio che si incrocia con due leggi di Regione Lombardia che hanno istituito dei fondi a favore delle famiglie che devono ricorre a questo tipo di servizio ossia quello delle assistenti familiari». In sostanza gli sportelli forniscono alle famiglie i nomi di persone formate o con esperienza certificata.

L’altro aspetto cruciale è che con l’assunzione tramite lo sportello le famiglie, in forza dei fondi, risparmiano sui contributi previdenziali. «Il contributo può arrivare a un massimo di 1.500 euro pari al massimo del 50% del contributo Inps versato dalla famiglia» spiega Tosi. Altro vantaggio per le famiglie il fatto che le associazioni aderenti allo sportello, Energheia, Daimon e La Luce, garantiscano la professionalità e la preparazione delle persone che sono coinvolte nel progetto. Se sono straniere, ad esempio, devo superare un test per conoscenza italiano per interlocutori con utenti. Un plauso al progetto è arrivato anche dall’assessore ai Servizi Sociali di Gerenzano Dario Borghi: «Sicuramente è un aiuto importante alle famiglie sul fronte della selezione ma certo il contributo di 1.500 euro è davvero poco come sostegno a chi deve sobbarcarsi i costi di una badante».