Saronno, pozzanghere in palestra. Ora riapre, ma per quanto?

L’impianto della scuola media Leonardo da Vinci presenta da tempo gravi problemi di infiltrazioni, forse dovute ai pluviali intasati dalle foglie

Sos in palestra

Sos in palestra

Saronno (Varese), 21 novembre 2019 - Palestra inutilizzabile alla scuola media Leonardo da Vinci da giovedì a martedì a causa di alcune infiltrazioni che hanno reso pieno di pozzanghere e quindi non sicuro il pavimento dello spazio utilizzato per l’educazione motoria dell’istituto ma anche da alcuni associazioni sportive cittadina.

Il problema non è una novità dell’istituto scolastico di via Pellico di proprietà comunale, e ancora una volta l’amministrazione con l’assessore ai Lavori pubblici Dario Lonardoni si è mobilitata per cercare di risolvere il problema. In sostanza, il maltempo degli ultimi giorni ha visto comparire diverse infiltrazioni che hanno reso inutilizzabile lo spazio sia per l’attività didattica sia per le associazioni sportive, come quella di arti marziali che la usano di sera il martedì e il giovedì. Il problema si è registrato a partire dalla serata di mercoledì scorso e ieri l’attività didattica è ripresa, ma si teme che la pioggia prevista per i prossimi giorni possa nuovamente penetrare nella palestra che è stata asciugata e resa agibile ma dove le pozzanghere potrebbero tornare protagoniste.

«Ieri mattina abbiamo fatto un sopralluogo per verificare i motivi che hanno portato alle infiltrazioni – spiega l’assessore Lonardoni –: il sospetto è che siano dovute a un deposito di foglie che ha intasato i pluviali. Tra giovedì e venerdì dovrebbe essere ultimata la perizia che ci permetterà di preventivare i necessari interventi».  Non è la prima volta che si registra un problema di questo tipo ossia infiltrazioni provocate dalle grondaie intasate: «L’ultima volta il problema erano i palloni finiti sul tetto della scuola, che avevano bloccato i pluviali. Ora questo problema non si è registrato, gli operai non li hanno trovati, ma provvederemo a risolvere l’origine delle infiltrazioni, qualsiasi essa sia, il prima possibile in modo che possa riprendere l’attività didattica e anche quella delle associazioni».