Saronno, egiziano morto nel Parco Lura: ucciso per motivi religiosi

La pista: è stato colpito perché cristiano ortodosso

Rilievi dei carabninieri

Rilievi dei carabninieri

Saronno (Varese), 24 aprile 2018 - Ucciso a coltellate, nel buio del parco del Lura e poi abbandonato sull’erba, solo. Così è iniziata l’indagine sulla morte di Magdy Atalla Beshay, 47enne egiziano in Italia con un permesso umanitario, trovato cadavere con diversi fendenti al torace la sera del 17 aprile, all’interno del parco alla periferia di Saronno. Oggi, secondo quanto confermato dalla Procura di Busto Arsizio, spunta anche la pista dell’omicidio di matrice religiosa. Beshay era cristiano copto ortodosso, forse dopo essersi convertito in Egitto. A quanto emerso, proprio per la sua decisione, in patria Beshay avrebbe subito numerosi atti intimidatori ed aggressioni, tra cui uno ai danni del suo negozio di elettronica andato parzialmente distrutto, tanto da costringerlo a emigrare nel nostro paese.

E' apparso un delitto anomalo quello del 47enne nordafricano, accantonata ben presto l’ipotesi del regolamento di conti nell’ambiente dello spaccio, emersa visto che il corpo è stato ritrovato in un parco dove esiste un piccolo giro di spaccio. Il passato immacolato di Magdy e la voglia di ricominciare,  così come  il denaro trovato nel suo giubbotto,  hanno però portato a escludere questa pista. Così i carabinieri,coordinati dal procuratore aggiunto di Busto Arsizio Giuseppe D’Amico, hanno iniziato a lavorare a 360°, ricostruendo le sue relazioni personali, la storia di famiglia, la motivazione all’espatrio e il trasferimento a Saronno, avvenuto circa un anno e mezzo fa. Parlando con la moglie della vittima e alcuni conoscenti è stato abbastanza semplice risalire al suo passato.

È emerso un quadro che sarebbe fatto da intimidazioni, aggressioni, minacce e assalti, tra cui l’attacco a un negozio di elettronica che il 47enne gestiva in Egitto. Il tutto perché avrebbe "osato" non riconoscere l’Islam come sua religione. Così Beshay, armi e bagagli, ha preso per mano sua moglie e si è trasferito in Italia, ottenendo un permesso umanitario. A Saronno era in attesa di ricostruirsi una vita, ma a quanto pare qualcuno l’ha spezzata prima che potesse riuscirsi. Il suo cadavere, riverso a pancia in su sull’erba, è stato scoperto da due guardie ecozoofile che stavano controllando il parco del Lura. Addosso aveva il giubbotto con il portafogli, contenente documenti e denaro. Ora gli inquirenti si stanno quindi concentrando anche sulla pista religiosa (pur continuando a battere altre strade):  le minacce infatti sarebbero proseguite anche nei confronti dei suoi familiari rimasti in Egitto. Forse qualcuno lo ha rintracciato in Italia, qualcuno che della religione ha fatto la sua ossessione.