Saronno, l’ecatombe della famiglia Guerra: "Chi tocca Laura Taroni muore"

Indagini sulla fine lampo del suocero dell’infermiera

Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni

Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni

Saronno (Varese), 7 dicembre 2016 - Le indagini sono ancora in corso, ma quattro morti in appena sei mesi sembrano troppe anche da un punto di vista meramente statistico. Per questo gli inquirenti continuano a indagare per fare piena luce su quel che è accaduto in quella villetta di campagna, a pochi passi dalle stalle e il distributore del latte, dove tra l’estate e l’inverno del 2013 si moriva come mosche. Un mistero che ruota attorno alla figura di Laura Taroni e all’insofferenza che l’infermiera nutriva per il marito e la sua famiglia, soprattutto da quando nella sua vita era entrato il dottor Leonardo Cazzaniga. Un odio contro coloro i quali, nella sua mente, erano di ostacolo alla nuova relazione, alimentato da motivi economici. È il 2 luglio del 2013 e la famiglia Guerra si prepara ai funerali di Massimo, morto solo un paio di giorni prima ad appena 45 anni.

Mentre tutti sono impegnati a ricevere le condoglianze di amici e parenti Laura ha da fare: utilizzando il cellulare del marito preleva duemila euro, in due operazioni, dal conto del suocero, Luciano Guerra, per versarli sulla sua carta di credito prepagata. Appena il tempo di avere la disponibilità del bonifico e l’infermiera naviga su internet collegandosi a un Apple Store dove acquista per poco più di 900 euro un I-Phone 4S Black. Ad accorgersene sarà la cognata alcuni mesi dopo, quando insieme a Laura era andata a colloquio con il direttore della banca per avere la possibilità di poter attingere dal conto del padre, Luciano Guerra, morto il 20 ottobre del 2013 dopo un ricovero lampo all’ospedale di Saronno. Siccome i conti dell’azienda agricola erano stati sequestrati alla morte dello zio Nazzareno, trovato morto in una vasca di letame profonda quattro metri il 23 agosto di quello stesso anno, non c’erano soldi per pagare gli operai. Fu allora che la donna scoprì che il conto del padre era in rosso e che gli ultimi due prelievi erano stati effettuati con la password e il telefono di suo fratello Massimo, ma non da lui perché risultavano compiuti nel giorno del funerale.

In alcune intercettazioni il dottor Cazzaniga ci scherza, «chi tocca Laura muore» e alla luce del suo famigerato «protocollo» c’è di che prenderlo sul serio. Il 20 ottobre del 2013, tocca al suocero di Laura, Luciano Guerra, ricoverato qualche giorno prima nel reparto di medicina dell’ospedale di Saronno. Taroni e Cazzaniga non sono ancora formalmente accusati della sua morte, ma gli inquirenti stanno indagando, anche perché qualcuno in quei giorni si ricorda di aver visto l’anestesista aggirarsi in borghese nella farmacia dell’ospedale e fare incetta di medicinali e siringhe, con la giustificazione che doveva curare il cane malato. L’ultimo familiare di Laura a morire è la madre, Maria Rita Clerici, deceduta in seguito a un malore a Lomazzo a casa della figlia il 4 gennaio del 2014. Quattro morti in neppure sei mesi, un po’ troppi per essere solo un caso.