Saronno, giro di mazzette all'obitorio dell'ospedale (Frame video carabinieri)

Saronno (Varese), 28 novembre 2022 - Un giro di mazzette fra alcune aziende di pompe funebri e dipendenti dell’obitorio in servizio all’ospedale di Saronno. Per questo, la procura di Busto Arsizio ha richiesto e ottenuto dieci misure di custodia cautelare in carcere. Diversi i reati contestati dalla truffa al peculato che hanno portato in carcere una persona e agli arresti domiciliari un'altra. Il blitz Il blitz è scattato all'alba di oggi, lunedì 28 novembre, in provincia di Varese. I carabinieri della Compagnia di Saronno, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali coercitive e interdittive emessa dal Gip del Tribunale di Busto Arsizio Tiziana Landoni, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 10 persone: un arresto, un arresto ai domiciliari, due divieti di esercizio di professione medica, quattro divieti di esercitare l’attività di impresario funebre, due sospensioni dall’esercizio delle mansioni di addetto all’obitorio con divieto di concludere contratti di lavoro con la pubblica amministrazione. I reati contestati sono corruzione di incaricato di pubblico servizio, peculato, furto, truffa e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale. Le indagini Le indagini, che si sono avvalse di attività tecniche (intercettazioni telefoniche e video), riscontri documentali, escussioni e pedinamenti sono state avviate dal Nucleo Operativo della Compagnia di Saronno a seguito di alcune segnalazioni giunte dalla direzione sanitaria nel novembre del 2020. La scelta delle onoranze funebri Le attività di indagine hanno consentito di accertare che quattro titolari di onoranze funebri, disgiuntamente tra loro, elargivano somme di denaro in favore di alcuni dipendenti (uno di questi colpito da misura in carcere) dell'obitorio dell'ospedale di Saronno al fine di orientare i parenti dei defunti alla scelta dell'impresa cui affidare il servizio funebre, ottenere informazioni, effettuare trattamenti di vestizione e tanatocosmesi sulle salme quando non previsto. I morti di Covid Oppure ottenevano di mostrare le salme ai congiunti anche quando queste risultavano positive al Covid-19, in violazione delle norme anti-contagio. False malattie Sempre dalle indagini è emerso che due medici di base operanti all'interno dello stesso ambulatorio accreditato Asst avevano rilasciato false attestazioni di malattia a dipendenti pubblici e privati che ottenevano così indebite percezioni per assenza dal lavoro e che un'addetta all'obitorio dell'ospedale di Saronno (destinataria della misura dei domiciliari), durante i periodi di assenza dal lavoro per malattia - falsamente attestata dai due medici - prestava la propria opera lavorativa come impiegata presso l'ambulatorio degli stessi sanitari. Furti Nell'ambito della stessa indagine è anche emerso che due dipendenti dell'Obitorio dell'Ospedale di Saronno si erano impossessati di materiale sanitario e di pulizia di proprietà dell'ospedale di Saronno per poi cederli a terzi.

Cronaca

Saronno (Varese), 28 novembre 2022 - Un&nbsp;giro di mazzette fra alcune aziende di pompe funebri&nbsp;e dipendenti dell’obitorio in servizio all’ospedale di Saronno. Per questo, la procura di Busto Arsizio&nbsp;ha richiesto e ottenuto dieci misure di custodia cautelare in carcere.&nbsp;Diversi i reati contestati dalla truffa al peculato che hanno portato in carcere una persona e agli arresti domiciliari un'altra. 
<h2 class="title-paragraph"><a id="Il blitz" name="Il blitz" rel="nofollow">Il blitz</a></h2> 
Il blitz è scattato all'alba di oggi, lunedì 28 novembre, in provincia di Varese.&nbsp;I&nbsp;carabinieri della Compagnia di Saronno, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali coercitive e interdittive emessa dal Gip del Tribunale di Busto Arsizio Tiziana Landoni, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 10 persone: un arresto, un arresto ai domiciliari, due divieti di esercizio di professione medica, quattro divieti di esercitare l’attività di impresario funebre, due sospensioni dall’esercizio delle mansioni di addetto all’obitorio con divieto di concludere contratti di lavoro con la pubblica amministrazione.&nbsp;I reati contestati sono corruzione di incaricato di pubblico servizio, peculato, furto, truffa e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale. 
<h2 class="title-paragraph"><a id="Le indagini" name="Le indagini" rel="nofollow">Le indagini</a></h2> 
Le indagini, che si sono avvalse di attività tecniche (intercettazioni telefoniche e video), riscontri documentali, escussioni e pedinamenti sono state avviate dal Nucleo Operativo della Compagnia di Saronno a seguito di alcune segnalazioni giunte dalla direzione sanitaria nel novembre del 2020. 
<h2 class="title-paragraph"><a id="La scelta delle onoranze funebri" name="La scelta delle onoranze funebri" rel="nofollow">La scelta delle onoranze funebri</a></h2> 
Le attività di indagine hanno consentito di accertare che&nbsp;quattro titolari di onoranze funebri, disgiuntamente tra loro, elargivano somme di denaro in favore di alcuni dipendenti&nbsp;(uno di questi colpito da misura in carcere) dell'obitorio dell'ospedale di Saronno al fine di&nbsp;orientare i parenti dei defunti alla scelta dell'impresa cui affidare il servizio funebre, ottenere informazioni, effettuare trattamenti di vestizione e tanatocosmesi sulle salme&nbsp;quando&nbsp;non previsto. 
<h2 class="title-paragraph"><a id="I morti di Covid" name="I morti di Covid" rel="nofollow">I morti di Covid</a></h2> 
Oppure ottenevano di&nbsp;mostrare le salme ai congiunti anche quando queste risultavano positive al Covid-19, in violazione delle norme anti-contagio. 
<h2 class="title-paragraph"><a id="False malattie" name="False malattie" rel="nofollow">False malattie</a></h2> 
Sempre dalle indagini è emerso che&nbsp;due medici di base operanti all'interno dello stesso ambulatorio accreditato Asst&nbsp;avevano rilasciato false attestazioni di malattia a dipendenti pubblici e privati che ottenevano&nbsp;così indebite percezioni per assenza dal lavoro e che un'addetta all'obitorio dell'ospedale di Saronno (destinataria della misura dei domiciliari), durante i periodi di assenza dal lavoro per malattia - falsamente attestata dai due medici - prestava la propria opera lavorativa come impiegata presso l'ambulatorio degli stessi sanitari. 
<h2 class="title-paragraph"><a id="Furti" name="Furti" rel="nofollow">Furti</a></h2> 
Nell'ambito della stessa indagine è anche emerso che&nbsp;due&nbsp;dipendenti&nbsp;dell'Obitorio dell'Ospedale di Saronno si erano impossessati&nbsp;di materiale sanitario e di pulizia&nbsp;di proprietà dell'ospedale di Saronno per poi cederli a terzi.

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Saronno, giro di mazzette all'obitorio dell'ospedale: dieci misure cautelari

L’inchiesta è partita dalle segnalazioni agli inquirenti da parte della direzione sanitaria dello stesso nosocomio

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