Saronno, il centro commerciale si allarga: posti di lavoro e meno abbandono

L’amministrazione ha concesso la modifica per ampliare il polo di viale Lombardia

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"L’amministrazione e i consiglieri di maggioranza hanno deciso di concedere la modifica richiesta per ampliare il centro commerciale di viale Lombardia in virtù di un maggiore interesse pubblico, rappresentato dal mantenere aperta e funzionante un’area commerciale che ha creato in questi ultimi anni diversi posti di lavoro per le famiglie saronnesi e dei comuni limitrofi". Sono le parole del presidente della commissione Urbanistica,il leghista Angelo Veronesi che fa così il punto del valore della variante approvata nell’ultima seduta in consiglio comunale per l’area commerciale di viale Lombardia una delle ultime realizzate in città e destinata a ingrandirsi. Nello specifico è stato consentito il cambio di destinazione d’uso da produttivo a commerciale a quella parte di edificio collocato tra viale Lombardia e via Ungaretti che già è incuneato tra gli edifici commerciali. Il piano originario comprende l’area di 10.000 metri quadrati rispettivamente suddivisi in 7.500 metri quadrati con destinazione ad uso produttivo e altri 2.500 destinati ad attività commerciali, pari a un quarto della superficie totale. Preso atto della situazione complessiva dell’area e dei problemi viabilistici "constatando come negli anni non si sia sfruttata la medesima zona a uso produttivo" il Comune ha deciso di intervenire per evitare una perdita di valore dell’area stessa. La superficie interessata dal cambio d’uso è poco più di 1.300 metri quadrati e proprio quest’operazione permetterà al Comune di ottenere oltre 215 mila euro per il cambio di destinazione d’uso e la mancata cessione degli standard. "Grazie all’approvazione di questa variante – spiega l’assessore all’Urbanistica Lucia Castelli - la destinazione ad uso commerciale si raggruppa in una parte ben definita del piano. Lo scopo è quello di rendere pienamente fruibile il complesso, evitando che alcune parti di esso siano lasciate in stato di abbandono con evidenti problemi per l’intero comprensorio".

S.G.