Saronno, il giallo dell'egiziano trovato cadavere nel Parco Lura

Sull’addome scoperti i segni di una decina di fendenti

Rilievi dei carabninieri

Rilievi dei carabninieri

Saronno (Varese), 19 aprile 2018 - Ha i controrni di un giallo la morte di Magdy Atalla Beshay, 47enne egiziano richiedente asilo, arrivato a Saronno con un permesso per motivi umanitari. Lo straniero è stato trovato cadavere con diverse ferite da arma da taglio al torace nella tarda serata di martedì nell’area del Parco del Lura, in via don Volpi a Saronno.

Incensurato, l’uomo da oltre un anno si era stabilito con la moglie nella provincia di Varese. L’allarme è scattato intorno alle 22 di martedì sera, quando due guardie ecozoofile, impegnate in un giro di pattuglia nel parco, hanno notato il cadavere dell’uomo riverso a terra, vicino a un albero e a un sentiero sterrato che attraversa due aree verdi poco distanti da una colonnina dell’alta tensione, spesso oggetto di controlli per piccoli giri di spaccio. Braccia aperte e torace segnato da diverse coltellate, in un primo momento il delitto era stato ricondotto proprio a possibili dissidi maturati nell’ambiente dello spaccio di droga. Niente di tutto ciò, perché lo smercio di stupefacenti nella vita di Magdy non sarebbe mai entrata. Secondo i primi rilievi effettuati dai carabinieri di Saronno e dai colleghi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Varese, il 47enne sarebbe stato ucciso a seguito di un’aggressione violenta. Diverse le coltellate rilevate a un primo esame della salma (non è ancora stata individuata l’arma del delitto), tutte sferrate al torace.

Dopo aver recuperato tutti gli indizi utili rinvenuti nel luogo del ritrovamento del corpo, i militari dell’Arma hanno inserito il frutto del loro lavoro nel fascicolo d’indagine - al momento a carico di ignoti - aperto per omicidio volontario dal sostituto procuratore Rosaria Stagnaro. Gli inquirenti dovranno ora stabilire se Behay sia stato ucciso sul posto (tracce ematiche sono state rinvenute sull’erba) oppure sia stato colpito in qualche altra zona e poi scaricato (ancora vivo? già morto?) nel prato. Durante la giornata di ieri gli investigatori hanno sentito tutte le persone che erano in contatto con il 47 enne, a partire da sua moglie. Le indagini, escluso il movente legato alla droga, si concentrano ora nella sfera relazionale della vittima. Per poter capire con chi Magdy si sia incontrato, volontariamente o fortuitamente, martedì sera, gli inquirenti stanno vagliando chiamate ed sms partiti o arrivati sul suo telefono cellulare. La Procura di Busto Arsizio ha disposto l’autopsia sulla salma.