Gazzada Schianno, sala consiliare concessa a neonazisti: il Pd insorge

Il segretario del Pd lombardo Alessandro Alfieri chiede l'intervento della Prefettura affinché sia revocato l'utilizzo della sala

Alessandro Alfieri

Alessandro Alfieri

Milano, 6 giugno 2018 - I neonazisti varesini si sono dati appuntamento sabato 9 giugno prima davanti al Tribunale di Busto Arsizio (alle 13) per "chiedere giustizia" per Do.Ra (la Comunità militante dei Dodici Raggi), e poi la sera, alle 20, nella sala Consiliare del Comune di Gazzada Schianno. Ed è polemica. Non tanto per il primo appuntamento quanto per il secondo: che prevede la concessione della sala consiliare. E' lì che si terrà una conferenza e la presentazione del libro di Alessandro Limido, presidente della Comunità militante dei Dodici Raggi dal titolo "Sangue senza valore".

Il senatore e segretario del Pd lombardo Alessandro Alfieri chiede l'intervento della Prefettura affinché sia revocato l'utilizzo della sala consiliare di Gazzada Schianno. "Le Istituzioni non possono avallare queste iniziative, perché rappresentano tutti i cittadini e devono essere garanti della nostra Costituzione - spiega Alfieri in una nota - per questo mi sono già attivato con la Prefettura di Varese perché l'amministrazione comunale di Gazzada Schianno revochi il permesso di utilizzare la sala consiliare concesso ai militanti nazionalsocialisti della Comunità dei dodici raggi". 

"Migliaia di pagine di storia e testimonianze ancora in vita, come quelle della senatrice Liliana Segre ieri al Senato - aggiunge - ci ricordano ogni giorno che il fascismo e il nazismo sono state dittature sanguinarie che hanno adottato leggi speciali per discriminare le persone in base a enti e razza e che hanno ucciso milioni di ebrei, ma anche migliaia di Rom, Sinti, comunisti, testimoni di  Geova, gay e disabili. La possibilità di utilizzare un luogo istituzionale e democratico per divulgare idee di ispirazione nazista va impedita con determinazione".

(Agi)