Gallarate, pugni e insulti razzisti al sacrestano di colore: 40enne arrestato

È la seconda volta in pochi mesi

Deodatus Nduwimana, 50 anni, originario del Burundi, è sacrestano a Gallarate

Deodatus Nduwimana, 50 anni, originario del Burundi, è sacrestano a Gallarate

Gallarate (Varese), 19 ottobre 2019 - Calci, pugni e insulti razzisti. E sono proprio questi ultimi, forse, a fare più male. Deodatus Nduwimana, cinquantenne italiano originario del Burundi, da quasi vent’anni sacrestano della basilica di Gallarate, nel Varesotto, è stato aggredito per la seconda volta in un paio di mesi. A prenderlo di mira sempre la stessa persona, Luigi La Manna, quarantenne disoccupato, arrestato dai carabinieri con l’accusa di atti persecutori e lesioni aggravate dalla discriminazione razziale. Ieri mattina Nduwimana stava entrando in oratorio, quando si è trovato davanti La Manna, che gli si è scagliato contro con insulti grondanti odio xenofobo. L’uomo l’ha colpito più volte. Il sacrestano ha provato a ripararsi e si è difeso, sotto gli occhi di decine di testimoni. La Manna, dopo l’assalto, è andato a rifugiarsi nei bagni del palazzo comunale. Lì l’hanno trovato i carabinieri, mentre cercava di tamponarsi un graffio rimediato nella collutazione. È stato arrestato. Due mesi fa sempre La Manna - che era stato rimproverato per i suoi continui accessi alla chiesa e azioni di disutrbo - aveva mandato Nduwimana all’ospedale con una spalla lussata.