Rissa nel sangue, maghrebino accoltellato

L’aggressione a Cislago: salvato dall’intervento tempestivo dell’ambulanza e portato all’ospedale di Monza

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di Sara Giudici

Quali sono le motivazioni che si nascondono dietro il ferimento di un 26enne avvenuto nella notte tra venerdì e sabato alle porte di Cislago? Un debito non pagato, una lite scoppiata per futili motivi, una questione di cuore sono alcune delle ipotesi su cui stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Saronno intervenuti subito dopo l’aggressione e impegnati prima nei rilievi e poi negli accertamenti del caso. Facciamo un passo indietro, intorno all’una, è arrivata la chiamata da alcuni automobilisti alla centrale unica delle emergenze per un ferito in via Cesare Battisti.

All’altezza del civico 1100 i soccorritori dell’ambulanza della Croce Rossa di Saronno hanno trovato un 26enne. Il ragazzo era stato ferito da un’arma bianca verosimilmente un coltello. Per oltre un’ora, con l’aiuto dell’autoinfermieristica di Saronno, il personale sanitario ha cercato di stabilizzare le condizioni del 26enne prima del trasferimento all’ospedale San Gerardo di Monza in codice rosso. Sul posto anche una pattuglia dei carabinieri che ha provveduto ad effettuare i rilievi, anche fotografici, del caso e avviato le indagini.

Al momento si pensa a una lite tra connazionali degenerata dalla parole al coltello ma gli elementi raccolti sono ancora al vaglio dei tutori dell’ordine anche perchè oltre ad identificare l’autore sarà necessario chiarire l’accaduto e il movente. Il ferito non risulta ora in pericolo di vita.

Nella stessa zona si era verificato un accoltellamento nel 2017. In quell’occasione i soccorritori intervenuti avevano trovato la vittima, un 25enne irregolare originario del Marocco, ormai senza vita. Se dovesse essere confermato il movente della lite si ripeterebbe lo scenario di quanto avvenuto a Saronno lo scorso 8 gennaio quando al termine di una discussione nata al bar per un prezzo troppo alto era stato aggredito e ferito Francesco Costa 51enne che si era spento due giorni dopo all’ospedale di Legnano.