Reti anti-piccioni sul campanile, ma c’è chi dice no

“Centopercento animalisti“ condanna la scelta di posizionare protezioni in cima alla chiesa

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"Adesso se la prendono con i piccioni. Malgrado i danni che provocano si possano risolvere semplicemente lavando gli edifici hanno messo delle reti per impedire ai volatili di posarsi sul campanile della chiesetta di Sant’Antonio. Non pensiamo che il santo sarebbe d’accordo con questo provvedimento". E’ questo il sunto dell’intervento dell’associazione Centopercento animalisti che condanna con forza la scelta di posizionare reti anti-piccione sulla cella campanaria della chiesetta di via D’Annunzio. L’iniziativa, che ha ottenuto il nullaosta dalla Soprintendenza e dall’Amministraione comunale, è stata portata avanti dalla parrocchia e dai volontari che si occupano del piccolo edificio di culto per perservalo dai danni provocati dal guano di piccione riducendo al minimo l’impatto visivo dei dissuasori sul campanile. Insomma i danni provocati dal guano dei piccioni non hanno lasciato dubbi sulla necessità dell’intervento né ai volontari né agli esperti. Di diverso avviso gli animalisti: "La stessa misura, peraltro orribile dal punto di vista estetico, è stata adottata anche per un’altra chiesetta locale. Insomma gli animali e le loro esigenze non sono considerati a Saronno. Sono stati risparmiati i disagi e le sofferenze della famosa sagra e del corteo storico, ma solo a causa del Covid, non per una presa di coscienza degli organizzatori".

Sara Giudici