Parabiago, reddito di cittadinanza per lo stalker ai domiciliari

È stato scoperto da una pm a caccia di furbetti

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Parabiago (Milano) - Nonostante fosse agli arresti domiciliari per stalking nei confronti della ex, un 28enne parabiaghese era riuscito a farti riconoscere il reddito di cittadinanza. Una storia emblematica quella scoperta dal pubblico ministero di Busto Arsizio Nadia Calcaterra, magistrato a caccia dei furbetti del reddito che in zona sono spuntati come funghi.

Incredibile la storia del 28enne che nei mesi srsi era stato protagonista di una serie innumerevoli reati contro l’ex compagna. L’uomo era stato fermato già a febbraio dopo una brutale aggressione ai danni dell’attuale compagno della donnsa. Insieme al fratello, aveva aggredito e ferito il rivale. Il tutto dopo una storia d’amore “malata“ con una ragazza del posto finita in un girone infernale dopo aver conosciuto il 28enne, pregiudicato e dipendente da alcol e droga. La donna è stata oggetto più volte di minacce verbali e scritte, anche sui social network usati in più occasioni come manifesti del terrore. Il pregiudicato era arrivato addirittura a minacciare di morte lei e i suoi parenti. Dopo un primo provvedimento di allontanamento, l’uomo era più volte tornato sotto casa della ragazza minacciandola e cospargendo di benzina l’abitazione e dando fuoco persino ad alcune lenzuola stese su un balcone. Poi tentativi di aggressione, anche in mezzo alla gente in un parco. Insomma una persona violenta e incontrollabile per la quale poi si sono aperte le porte del carcere, ma per poco tempo.

L’uomo è finito infatti ai domiciliari e, non avendo reddito, aveva chiesto e ottenuto quello di cittadinanza. Le falle del sistema hanno fatto sì che il 28enne l’abbia percepito per mesi, nonostante gli arresti. A maggio l’uomo aveva chiesto il sussidio, subito ricevuto. Almeno fino all’intervento del pubblico ministero bustocco. Ora lo stalker è stato denunciato anche per falso, con l’aggravante di aver agito in regime di custodia cautelare.