di Lorenzo Crespi Cercare di fare una mammografia bilaterale con prescrizione di massimo dieci giorni all’Ospedale di Circolo di Varese? Ci vogliono più di sei mesi. E un’ecografia completa dell’addome urgente, da fare in 72 ore all’Ospedale Del Ponte? Quattro mesi. Meglio a Tradate o al Circolo, ma servono comunque due settimane. Allora conviene rivolgersi ad Angera, dove l’urgenza viene rispettata – tempi molto lunghi, invece, per prescrizioni da 10 giorni in su – almeno per questa prestazione, perché per una visita oculistica urgente ci vogliono addirittura tre mesi. Sono questi alcuni dati relativi ai tempi di attesa della sanità varesina, verificati sul sito dell’Asst Sette Laghi da parte degli esponenti varesini del Partito democratico. Proprio in merito alla questione sempre molto dibattuta della lunghezza dei tempi della sanità pubblica in Lombardia, il Pd ha deciso di lanciare una raccolta firme tra i cittadini. "Il problema delle liste di attesa per la sanità lombarda è enorme – spiega il consigliere regionale dem Samuele Astuti – soprattutto se confrontato con i tempi riservati a chi può pagarsi le prestazioni. Io stesso continuo a ricevere segnalazioni, le ultime due riguardano un’ecografia alla vescica, con agenda addirittura chiusa in tutta l’Asst e invito a riprovare a settembre nonché un malato che attende da quattro anni di essere operato alla prostata. Con questi dati si deve constatare che in Lombardia la sanità non è più un servizio universalistico, accessibile a tutti, e questo è sia grave da un punto di vista del principio sia molto rischioso per la salute di chi non può permettersi di spendere soldi per visite ed esami". Con la raccolta firme il Pd presenta un programma in otto punti per abbattere i tempi della sanità. Proposte come la realizzazione di 500 Case di comunità, capaci di alleviare gli ospedali anche di parte della diagnostica, la realizzazione dell’agenda unica per le prenotazioni tanto nel pubblico quanto nel privato e la previsione che se un ospedale non riesce a rispettare i tempi richiesti dalle prescrizioni dei medici al paziente vengano garantite le prestazioni come se fossero fatte a pagamento ma a carico della sanità pubblica. "Con questa raccolta firme – aggiunge il coordinatore provinciale del partito Giovanni Corbo – mettiamo in campo proposte molto concrete e ben ponderate, per affrontare un problema riconosciuto e innegabile".