Laveno Mombello, protesta contro il taglio degli alberi sul lungolago

Lecci del lago verso il taglio, il fronte del no dà battaglia

La passeggiata di viale De Angeli

La passeggiata di viale De Angeli

Laveno Mombello (Varese), 23 gennaio 2019 - Tiene banco sui social network e nelle piazze la vicenda del probabile abbattimento dei lecci che fanno ombra alla passeggiata del lungolago lavenese, quello che un tempo portava i lavoratori al ricco comparto della ceramica industriale, per fare spazio al terzo rifacimento dell’area. A loro difesa è nata anche la pagina Facebook “Salviamo i nostri lecci di Viale De Angeli”. Per scongiurare l’abbattimento, fra richieste di vincolare gli alberi come monumenti naturali e proposte di modifica del progetto, si è coagulato un ampio fronte. Si sono mossi agronomi e studiosi, l’associazione Amici della Terra e il circolo di Legambiente Valcuvia e Valli del Luinese. Il sindaco Ettore Ielmini da parte sua, con in mano la perizia tecnica sullo stato di salute dei lecci, ha indetto un’assemblea pubblica per lunedì 28 a Villa De Angeli Frua (ore 20.30) durante la quale, spiega il primo cittadino, «verrà reso pubblico il contenuto delle perizia e indicate le azioni conseguenti». Una scelta che ha acceso le contestazioni del fronte anti-taglio, che chiede di poter leggere il documento prima dell’incontro.

Ieri il circolo di Legambiente Valcuvia e Valli del Luinese ha scritto una lettera al sindaco per affermare la sua contrarietà all’eliminazione delle piante. «I lecci non dovrebbero essere abbattuti - si legge nella missiva - a meno che non emergano situazioni pregiudizievoli alla sicurezza dei cittadini. Sarebbe un grave errore biologico, culturale e paesaggistico». Vari i motivi che, a detta degli ambientalisti, consiglierebbero di conservare gli alberi così come sono. I lecci, infatti, spiegano da Legambiente non richiedono potature frequenti, ma operazioni di pulizia meno impattanti, più economiche per le casse del Comune. I risparmi ottenuti, per gli ecologisti, potrebbero essere utilizzati per pavimentazione e pedonalizzazione di piazza Matteotti. Non solo. Alberi di questo tipo, dati i cambiamenti climatici in corso, possono adattarsi senza problemi a mutate condizioni meteo, quando invece rischiano di soffrire molto di più in zone mediterranee. I lecci non richiedono potature frequenti, ma eventuali «potature di pulizia» e questo, dal punto di vista economico, può rappresentare un risparmio significativo per le casse comunali. Gli Amici della Terra, invece, nel rispondere a una lettera in cui il primo cittadino difende la scelta dell’abbattimento («per progetti finalizzati a migliorare l’assetto urbano si può intervenire su alberi ancora vivi») definiscono «illogica e costosa» la scelta di procedere al taglio.

A preoccupare chi si oppone all’eliminazione dei lecci ci sono i tempi stretti previsti per il progetto. I lavori, a quanto annunciato dal Comune, dovrebbero essere affidati entro il 28 febbraio prossimo e iniziare entro il 15 marzo per terminare entro il 15 luglio ed essere collaudati entro il 15 ottobre. I primi interventi su quest’area risalgono alla fine degli anni ’20. Poi una nuova risistemazione a cura dell’amministrazione Trezzi alla fine degli anni ’90 e ora questo restyling, con il previsto contestato taglio dei lecci.