Preso il “pirata” di Trinità dei Monti

Malpensa, denunciato l’uomo piombato con l’auto sulla celebre scalinata è un imprenditore straniero di 37 anni

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di Rosella Formenti

Ha danneggiato alcuni giorni fa la scalinata di Trinità dei Monti "scendendo" con una Maserati ma era riuscito a far perdere le sue tracce. L’automobilista protagonista dell’insano gesto è stato individuato l’altra sera a Malpensa, è un uomo di 37 anni, un imprenditore straniero, a tradirlo la restituzione dell’auto alla società di noleggio presso l’aeroporto. Evidentemente dopo quella sconcertante discesa lungo la famosa scalinata romana pensava di averla fatta franca invece l’altra sera un controllo da parte degli agenti della Polizia di frontiera in servizio a Malpensa l’ha smascherato. Dunque i poliziotti hanno fermato l’uomo che dai primi accertamenti risultava non essere un passeggero, quindi non era arrivato con nessun volo né doveva imbarcarsi, circostanza che doveva essere approfondita. In merito alla sua presenza in aerostazione riferiva di trovarsi lì in quanto aveva riconsegnato a Malpensa l’autovettura presa a noleggio presso la filiale di una società del settore e mostrava alla pattuglia la copia del contratto, riferito a una Maserati. Gli agenti hanno cominciato ad avere qualche sospetto: non è così frequente il noleggio di auto di lusso, poi c’era l’episodio riportato da diverse testate giornalistiche che riguardava un automobilista che con la Maserati aveva danneggiato la scalinata di Trinità dei Monti. E l’auto riconsegnata era proprio una Maserati. A quel punto hanno chiesto chiarimenti e lo straniero si innervosiva. Gli operatori della Polaria si sono allora messi in contatto con la Polizia Locale di Roma, trovando conferma che l’auto con della bravata era una Maserati, targa e modello corrispondevano. Messo alle strette, lo straniero ha confermato di essere stato lui alla guida della vettura finita lungo la scalinata di Trinità dei Monti, danneggiandone i gradini: "Ho sbagliato manovra". Il fermato di concerto con la Procura della Repubblica di Busto Arsizio,è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per danneggiamento di beni monumentali.