Portati in salvo dalla guerra da Aubam Adesso 34 profughi sono in famiglia

Intanto prosegue la raccolta di indumenti, alimenti e di fondi destinati in Ucraina agli ospedali pediatrici

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Sono rientrati in città sabato mattina i volontari e il vicepresidente dell’associazione Aubam, Massimo Ripamonti, portando in salvo dalla guerra 34 profughi ucraini, mamme e bambini che sono ospitati in famiglia. Il sodalizio che da decenni promuove soggiorni terapeutici per i bambinii Chernobyl, è in prima linea in collaborazione con l’amministrazione comunale nel garantire sostegno ai profughi. Infaticabile il presidente Antonio Tosi, commosso dalla generosità di tante persone che lo contattano per offrire aiuti. "E’ una risposta eccezionale,- dice - il momento è difficile ma stiamo trovando molti nuovi amici, dobbiamo creare condizioni di serenità per far superare ai bambini le paure, i traumi che si portano dentro". Aubam prosegue la raccolta di fondi destinati gli ospedali pediatrici in Ucraina (versamento sull’IBAN della Banca Popolare di Sondrio IT63X0569622800000021800X52) e quella raccolta di alimenti e indumenti, di cui c’è grande bisogno, per i bambini, già accolti dalle famiglie, il punto di ricevimento è in via Bonsignora 23 bis, aperto dalle 11 alle 12 tutti i giorni. In città al momento sono oltre 100 i profughi accolti, il numero è destinato a crescere. Il Comune è impegnato a dare risposte adeguate all’emergenza, e ai bambini che da domani potranno cominciare il corso di italiano, organizzato da Passaparola. E Agesp ha avviato un’attività di raccolta farmaci. Rosella Formenti