Polpetta con lamette: cane salvo in extremis

A denunciare l’episodio la proprietaria del quattrozampe: "Aveva più di 30 pezzetti taglienti nello stomaco"

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Si chiama Macchia, è un cagnolino bianco e nero, abita con la sua padrona a Viggiù, l’altro giorno se l’è vista davvero brutta: è stato salvato in extremis dopo aver mangiato dei bocconi in cui uno sconsiderato, chiaramente nemico degli animali, ha nascosto numerose lame di taglierino a pezzetti. A denunciare l’episodio, davvero sconcertante e allarmante per la malvagità del gesto, è la proprietaria della bestiola che a causa di quella polpetta ha rischiato di morire. Sulla pagina facebook ieri ha raccontato " "Non ho parole per esprimere quello che ho passato e non lo auguro a nessuno. Nella notte sono stati buttati nel mio giardino dei bocconi con all’interno lamette, grazie al mio intervento tempestivo sono riuscita a salvare il mio cane che aveva più di 30 pezzetti di lamette nello stomaco".

La donna ha lanciato anche un appello rivolto a chi può aver visto situazioni sospette invitando a segnalarle alla Polizia locale: le testimonianze sarebbero importanti per individuare la persona che voleva il cagnolino morto. Il timore è che il gesto possa essere ripetuto a danno di altri animali. Fortunatamente Macchia è stato portato dal veterinario in tempo ed è stato salvato grazie all’intervento chirurgico a cui è stato con urgenza sottoposto con il quale dallo stomaco sono state estratte tutte le porzioni di lamette nascoste nella polpetta. L’episodio ha suscitato allarme, non è infatti la prima volta che a Viggiù qualcuno getta bocconi per fare del male al migliore amico dell’uomo. Era accaduto nel mese di gennaio, quando un cane era finito in sala operatoria per togliere dallo stomaco una dozzina di chiodi che aveva inghiottito con alcuni bocconi gettati nella zona del vecchio cimitero. L’altro giorno è toccato a Macchia che per fortuna se l’è cavata. Intanto saranno avviate indagini, l’auspicio è che possano essere d’aiuto le immagini delle telecamere posizionate nel territorio per individuare l’autore di un gesto così malvagio.

R.F.