Un lago di plastica: Sos ambiente sul Verbano

Allarme sul lago Maggiore dopo le operazioni di pulizia dei fondali

I volontari con il materiale raccolto nel lago

I volontari con il materiale raccolto nel lago

Laveno Mombello (Varese), 20 giugno 2018 - Allarme plastica anche nel lago Maggiore. Lo confermano le analisi effettuate nel torrente Boesio a Laveno Mombello e la pulizia dei fondali nell’area di Castelveccana. Sono presenti rifiuti di ogni genere: in particolare bottigliette, cannucce, contenitori, gomme, sacchetti e cucchiaini di plastica. Le particelle plastiche identificate nel Verbano (il 61% del materiale raccolto) finiscono nella catena alimentare perché ingerite dai pesci. Vi sono poi metalli (13%) e vetri o ceramiche (13%). Di queste ultime il golfo lavenese, dove un tempo si specchiavano le allora fiorenti ceramiche cittadine, è particolarmente ricco.

Il problema non riguarda solo Laveno Mombello, come è possibile notare in occasione delle varie iniziative “Fondali Puliti”, ultima delle quali quella che si è appena svolta nel golfo di Caldè. La pulizia ha interessato la zona del lungo lago che va da via Monfalcone sino al Parco delle fornaci area di elevato interesse per la presenza di flora, fauna e stupende pareti rocciose bianche, come ha raccontato Marco Garofalo (istruttore Padi), uno degli organizzatori. All’iniziativa ha preso parte Nicoletta Riccardi, ricercatrice del Cnr di Pallanza insieme a oltre una trentina di sub che hanno setacciato la zona fino a una profondità di circa 35 metri a un centinaio di metri dalla riva, in uno spazio nautico segnalato da apposite boe. I secchi pieni di rifiuti venivano poi portati a terra. Sono così state recuperate bottiglie di plastica e vetro, sacchetti di plastica, bicchieri, ombrelli, piatti, ferri di vario genere, pali stradali, gomme e un gigantesco copertone da camion.

Curiosità, fra le molte lattine raccolte diverse erano di provenienza svizzera, essendo state portate dalla corrente dalle acque elvetiche fino alle nostre spiagge. Il peso totale dei rifiuti recuperati è stato di oltre 200 chilogrammi. Sono stati inoltre liberati alcuni animali intrappolati dai rifiuti come pesci e gamberi. Destino diverso per le cozze che hanno invaso i laghi del Nord Italia, raccolte ai fini di uno studio avviato da parte di Nicoletta Riccardi del Cnr di Pallanza, che al termine della giornata ha tenuto una conferenza sull’inquinamento del Lago Maggiore e dell’invasione di plastica.