Più booster del resto della regione Quasi uno su due ha finito il ciclo

Le percentuali più alte si registrano nei piccoli centri, mentre i Comuni più grandi rincorrono

La somministrazione della terza dose del vaccino antiCovid in provincia di Varese corre più veloce rispetto alla media regionale. Alla data di ieri, il 49,61% dei residenti della provincia dei sette laghi ha infatti ricevuto la somministrazione della dose booster, quasi uno su due. Due punti percentuali in più rispetto alla media lombarda del 47,76%, con Varese che si piazza in terza posizione dopo Lecco, che spicca col 55,20%, e Cremona (49,99%). Per la prima volta Varese viaggia sopra la media lombarda, mentre per le altre due dosi il valore provinciale è tuttora al di sotto di quello regionale, seppur di poco. Per la prima dose la percentuale di somministrazioni nel varesotto è del 76,02%, contro la media lombarda del 77,1%. Per la seconda dose invece Varese è all’80,14% e la Lombardia all’81,39%. Tornando alla terza dose la risposta dei residenti in provincia di Varese è stata dunque pronta, e sono in particolare i piccoli comuni a registrare le percentuali più alte.

Al momento sopra il 60% ci sono centri come Luvinate, Brinzio, Casciago e Viggiù, il comune della Valceresio dove a fine febbraio di un anno fa partiva la vaccinazione di massa a causa delle numerose varianti in circolazione. Ma anche in fondo alla classifica spiccano diverse piccole realtà come Brusimpiano, Agra, Saltrio, Cadegliano Viconago, con valori intorno al 40%: fa eccezione solo Caronno Pertusella con i suoi circa 18mila abitanti. I quattro centri principali della provincia sono invece nel mezzo. La percentuale più alta è quella di Busto Arsizio, con il 51%: hanno ricevuto la dose addizionale 42.412 persone su un totale di 83.121. Varese segue con il 50% e poco più di 40mila somministrazioni. Quindi Saronno, con il 48% e 18.584 terze dosi, e infine Gallarate, con il 46% e 24.801 dosi booster. E sull’evoluzione della pandemia ci sono segnali incoraggianti: Varese è tra le province della Lombardia che si stima abbiano già raggiunto il picco.

Lorenzo Crespi