Pedemontana, il M5S contro la defiscalizzazione: "L'Ue deve intervenire"

I cantieri della Pedemontana avranno uno sgravio fiscale di 349 milioni, lo ha deciso il Cipe. Ma il consigliere regionale grillino annuncia: "Chiederemo a Bruxelles se tale atto non sia un illecito aiuto di Stato"

Cantiere della Pedemontana

Cantiere della Pedemontana

Milano, 4 agosto 2014 - Dopo le sollecitazioni di Maroni a Renzi, davanti alla platea riunita per l'inaugurazione della Brebemi (VIDEO), il Cipe, Comitato interministeriale per la Programmazione Economica, si è riunito e l'1 agosto ha approvato la defiscalizzazione per l'autostrada Pedemontana per 349 milioni.  "Pedemontana è sull'orlo del fallimento e invece di chiudere i cantieri, con i minori danni possibili per i cittadini e il territorio, il governo Renzi ha pensato bene di concedere uno sconto all'opera - dichiara Gianmarco Corbetta, consigliere in regione Lombardia del Movimento 5 Stelle -. Quegli euro rappresentano un mancato incasso per lo Stato, sono risorse pubbliche che vengono sottratte ai cittadini e regalati ai privati. Sto lavorando in stretta collaborazione con i nostri portavoce a Roma e a Bruxelles per presentare in tempi rapidi un atto formale al Parlamento Europeo per chiedere se la defiscalizzazione si configura come un aiuto di stato in violazione della normativa europea. Vogliamo che l'Unione Europea si pronunci: è lecito che venga concesso a chi realizza Pendemontana di non pagare le tasse mentre chi sta costruendo altre opere pubbliche invece le tasse le deve pagare fino all'ultimo centesimo?"