"Pedemontana da finire". L’appello dei sindaci

Cassano, timori dopo la richiesta di fallimento

Pedemontana

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Varese, 28 luglio 2017 - Desta preoccupazione nei Comuni del territorio varesino la richiesta di fallimento per insolvenza per la società Autostrada Pedemontana lombarda avanzata dalla Procura di Milano. Attesa per settembre la decisione del Tribunale fallimentare. Un’ombra pesante dunque si allunga sull’opera che non è ancora al traguardo. «Se Pedemontana fallisse sarebbe il fallimento di tutti – dice Nicola Poliseno, sindaco di Cassano Magnago, il Comune da dove prende avvio la tratta A –. Io continuo a credere nell’importanza di questo progetto per migliorare i collegamenti su un asse strategico in Lombardia, il mio auspicio è che i buoni politici, che ancora ci sono e ci rappresentano, si attivino al più presto su questa vicenda per evitare l’esito peggiore, lo stop al completamento».

Anche Pietro Zappamiglio, sindaco di Gorla Maggiore e rappresentante dei sindaci dei comuni della tratta A nel Collegio di vigilanza sull’accordo di programma di Pedemontana non nasconde la preoccupazione. «Ho sempre sostenuto che questa autostrada ha un senso se completata fino a Bergamo. Non si può dimenticare che il nostro territorio ha subito disagi per la realizzazione dell’opera, c’è ancora aperto il capitolo delle compensazioni ambientali che vanno garantite, non si può pensare che dopo decenni di attesa non arrivi al traguardo, sarebbe una sconfitta e a pagare di più il nostro territorio. Mi auguro che il Governo e la Regione si attivino per evitare lo stop del progetto». Opera invece da non completare per Dario Balotta, responsabile dei Trasporti per Legambiente Lombardia: «Si sta verificando quello che noi sosteniamo da tempo. Non ci sono soldi, le gare per i finanziamenti sono andate deserte e mancano per completare il progetto tre miliardi di euro. I pedaggi non portano risorse sufficienti perché Pedemontana è già bocciata dal mercato. Quindi si metta il progetto nel cassetto».