Record di passeggeri a Malpensa: lo scalo spera nel bis d’autunno

Andrea Tucci, vicepresidente di Aviation Business Development di Sea: "Il recupero del traffico pari al 97% dei livelli pre -pandemia grazie al contributo di 75 compagnie e un network di 190 destinazioni"

Passeggeri

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Malpensa (Varese) - L’attenzione è puntata sul traffico di ottobre e novembre, il segnale che si attende a Malpensa, che sta recuperando, è la conferma dell’incremento di voli e passeggeri che in estate hanno fatto registrare un ulteriore rialzo. Il dato fino ad ora è positivo, lo ha sottolineato l’altro giorno Andrea Tucci, vicepresidente di Aviation Business Development di Sea che in occasione della ripresa dei collegamenti con Amman (Giordania) della compagnia Royal Jordanian, ripartiti sabato 1 ottobre, con tre frequenze settimanali, ha detto "Attualmente il recupero del traffico è pari al 97% dei livelli prepandemia, e questo grazie al contributo di 75 compagnie e un network di 190 destinazioni". In ottobre nello scalo varesino sono previsti altri nuovi collegamenti a cominciare da sabato 8 ottobre con Cathay Pacific che dopo la pandemia riattiverà un volo settimanale per Hong Kong, che decollerà tutti i sabati da Malpensa. Novità anche con Ethiopian Airlines: dalla fine di ottobre si potrà volare da Malpensa ad Addis Abeba tutti giorni della settimana.

Segnali positivi, indubbiamente, che attendono conferma proprio nei prossimi mesi. "Malpensa sta recuperando – dice Luigi Liguori, segretario generale FILT CGIL di Varese – i dati si stanno avvicinando al traffico preCovid, per larga parte dei lavoratori la cassa integrazione è una fase conclusa, se l’incremento del traffico sarà confermato, nei prossimi mesi non si dovrà più ricorrere agli ammortizzatori sociali che, bisogna sottolinearlo, insieme al blocco dei licenziamenti, in un momento drammatico per l’aeroporto, messo in ginocchio dalla pandemia, hanno permesso di salvare migliaia di posti di lavoro. Possiamo affermarlo con chiarezza: in questo il nostro Paese è stato un esempio positivo rispetto ad altri paesi europei, abbiamo visto che cosa è accaduto quest’estate con alcune compagnie straniere che di fronte all’aumento dei voli non avevano personale perché licenziato durante i mesi del Covid. Noi abbiamo dato un esempio virtuoso".

Sul tavolo però c’è una questione che attende soluzione, riguarda la low cost irlandese Ryanair, fa rilevare Liguori, "lo scorso sabato il personale ha scioperato in tutti gli scali e anche a Malpensa, le condizioni di lavoro nella compagnia che è la seconda per numero di voli a Malpensa, dopo EasyJet, un’ottantina al giorno tra arrivi e partenze, non sono accettabili, le retribuzioni sono molto inferiori al contratto nazionale".

La dichiarazione ufficiale di Ryanair

Nella giornata di oggi, giovedì 6 ottobre, è arrivato uno statement ufficiale da parte di Ryanair sulla questione: "Ryanair conferma che il 1° ottobre non c’è stata alcuna interruzione ai 3.000 voli giornalieri, nonostante l'ennesimo sciopero non supportato da parte di tre sindacati minori ed irrilevanti che non rappresentano il personale di Ryanair e che quindi non sono riconosciuti da Ryanair. Gli stessi sindacati hanno già in precedenza organizzato altri scioperi anch’essi non supportati e che non hanno avuto alcun impatto sulle operazioni di Ryanair. Ryanair ha già stipulato Contratti Collettivi di Lavoro con tre importanti sindacati rappresentativi in Italia (FIT CISL, ANPAC e ANPAV), che coprono tutti i nostri equipaggi italiani, ed offrono un ripristino salariale accelerato, futuri aumenti salariali e altri miglioramenti dei benefit al nostro staff". Fra i sindacati cui fa cenno - senza citarli - nello statement Ryanair ci sono anche Filt Cgil e Uiltrasporti, rappresentanze riconosciute a livello nazionale e accreditate in molte trattative con altri soggetti del trasporto, aereo e no.