Sosta in centro a Varese, il piano non piace: "Meglio le automobiline elettriche"

La contro proposta: car sharing per chi lascia la vettura fuori città

Controlli sulle strisce blu

Controlli sulle strisce blu

Varese, 13 agosto 2017 - «Automobiline elettriche per raggiungere il centro dai quattro grandi parcheggi individuati nel piano sosta». Mauro Gregori, civico consigliere di maggioranza, mette sul piatto la proposta e non risparmia critiche «da intendersi in modo costruttivo» al nuovo piano della sosta «nei confronti del quale non ho mai nascosto la mia contrarietà». «Sosta gratuita ai residenti in centro - esordisce Gregori - ma facciamo due conti. Ipotizziamo 600 persone che, sino ad oggi, hanno versato dieci euro al mese per posteggiare nell’area di residenza: cifra accettabile per il cittadino e che permette al Comune di incassare oltre 60mila euro all’anno. Oggi diciamo parcheggi gratis per i residenti: come recuperiamo questa cifra? Andando a pesare sui pendolari che, con i nuovi abbonamenti, si ritroveranno a pagare 55 euro al mese per posteggiare a 15, 20 minuti di distanza a piedi dal centro, che raggiungono per lavorare». Gregori prevede «una rivolta: il costo dell’abbonamento è ingiustificatamente esoso».

Sono quattro i parcheggi di riferimento individuati per accogliere il traffico pendolare, in modo da alleggerire la presenza di auto in centro. «Uno in via Manin, zona stadio, uno individuato all’Iper, l’altro al Carrefour il quarto alla Schiranna - continua il consigliere -: l’unica scelta sensata è in via Manin. I posteggi dei supermercati e quello alla Schiranna rischiano di essere stracolmi in numerosi periodi dell’anno. E che faranno allora i pendolari?». Gregori bacchetta anche su un altro fronte. «Posteggi blu, cioè a pagamento, ovunque. Rischiamo di trovare coda dalle sei del mattino davanti ai tre - lo dice con ironia - non a pagamento perché dimenticati. Oppure di creare una situazione di posteggio selvaggio, con danno per i residenti, nelle zone non regolamentate». E si arriva al trasporto pubblico. «I pendolari rischiano di doversi affidare a corse in autobus strapiene, a dover attendere anche mezz’ora prima di salire su un bus, sempre avendo speso 55 euro mensili». Ed ecco la proposta: «In via sperimentale dotiamo i quattro parcheggi di automobiline elettriche che non andranno a sostituire il trasporto pubblico in bus, ma a completarlo». Auto che non dovranno essere pagate dal Comune: «Esistono società di carsharing che potrebbero metterle a disposizione, con tariffa a tempo, come avviene a Milano. Si può fare con un’App da scaricare sul cellulare». Per il consigliere, «un servizio più efficiente a fronte di costi che potrebbero suscitare parecchie proteste».