Tangenti in Lombardia, revocati i domiciliari a Paolo Orrigoni

Il patron dei supermercati Tigros, accusato di corruzione, non potrà però portare avanti imprese commerciali per 6 mesi

Paolo Orrigoni

Paolo Orrigoni

Varese, 9 dicembre 2019 - Torna libero il patron della catena dei supermercati Tigros Paolo Orrigoni, finito ai domiciliari il 14 novembre scorso in una tranche della maxi indagine milanese 'mensa dei poveri', lo stesso filone nel quale era stata arrestata, per altri fatti, anche l'ex eurodeputata Lara Comi. Lo ha deciso il gip di Milano Raffaella Mascarino accogliendo l'istanza dei legali Federico Consulich e Francesco D'Alessandro.

Il giudice ha deciso l'applicazione per Orrigoni, accusato di corruzione, di un'interdittiva che gli vieta di portare avanti imprese commerciali per 6 mesi. Orrigoni si era già dimesso dalla carica di ad di Tigros e anche da quella di consigliere comunale a Varese. Di Orrigoni aveva parlato davanti ai pm l'imprenditore Pietro Tonetti, raccontando che, d'intesa con lui, il patron Tigros avrebbe versato l'anticipo di 50mila euro di una presunta tangente, mascherata sotto forma di incarico a uno studio di ingegneristica, per ottenere la variante di destinazione d'uso di un terreno a Gallarate su cui aprire un nuovo punto vendita Tigros.