Tangente truccata da consulenza: indagato Paolo Orrigoni

Il patron di Tigros, ex candidato sindaco a Varese per il centrodestra, accusato di aver pagato 50mila euro per facilitare una variante al Pgt

Paolo Orrigoni

Paolo Orrigoni

Varese, 19 maggio 2019 - Da attore non protagonista a indagato con un ruolo di primo piano nello spazio di un interrogatorio. Altrui. È cambiata la posizione dell’imprenditore Paolo Orrigoni nell’inchiesta su tangenti e nomine pilotate lungo l’asse Milano-Varese. L’industriale, 41 anni, amministratore delegato della catena di supermercati Tigros, ed ex candidato sindaco sconfitto del centrodestra alle elezioni di Varese nel 2016 è accusato di corruzione.

A tirarlo in ballo è stato l’imprenditore Piero Enrico Tonetti, finito ai domiciliari in seguito all’inchiesta. Con il gip si era avvalso della facoltà di non rispondere. L’altro pomeriggio, però, ha chiesto di parlare con i pm. Ai magistrati avrebbe rivelato di aver pagato 50mila euro per conto di Orrigoni a un professionista, intestatario di un piccolo studio di ingegneria. Quei soldi, mascherati da finta consulenza, sarebbero stati “girati” ad Alberto Bilardo, consigliere d’amministrazione di Accam ed esponente di Forza Italia vicinissimo a Nino Caianiello, il ras azzurro considerato al centro del giro di malaffare. Il motivo della presunta “stecca”? La necessità di ottenere una variante al piano di governo del territorio di Gallarate per consentire nell’area fra le vie Cadore e Torino l’insediamento di un supermercato targato Tigros. Un’ipotesi respinta con decisione dal numero uno del gruppo varesino attivo nella grande distribuzione. Orrigoni ha affidato la sua reazione a un comunicato stampa in cui ha precisato di non aver «mai corrisposto, direttamente o indirettamente, alcuna utilità indebita ad un pubblico ufficiale in relazione ad operazioni immobiliari compiute o da compiere nel comune di Gallarate».

La vicenda legata alla variante urbanistica Cadore-Torino è stata oggetto di approfondite attenzioni da parte degli investigatori. Per esempio quando Caianiello chiede ai suoi uomini in Forza Italia di partecipare alle riunioni per sostenere l’assessore Alessandro Petrone (arrestato) nell’approvazione del Pgt e delle relative varianti. «Andate e voi sostenete l’assessore. Fate approvare il Pgt. La nostra linea è che dobbiamo approvare la variante del Pgt. Una volta approvata la variante del Pgt, si fa la Cantoni, si fa Orrigoni».Oppure la conversazione fra Alberto Bilardo e il faccendiere Marco Tolbar sulla spartizione della tangente. «Abbiamo detto tutto noi come fare - dice Tolbar a Bilardo, in riferimento a un precedente dialogo con Caianiello - Dimmi solo sì o no». Segue la rappresentazione della dazione illecita. L’azienda di Tonetti verserà 50mila euro a un soggetto formalmente terzo (lo studio di consulenza) che, successivamente, si occuperà di girare il denaro; in parte ai politici, in parte agli intermediari, il titolare dello studio stesso e Tolbar.