Siccità, ordinanza del Comune di Varese sull’uso dell’acqua: i divieti

Il primo capoluogo di provincia lombardo che, per fronteggiare l'emergenza, emana un provvedimento per il razionamento idrico

Ordinanza acqua: vietato lavare l'auto

Ordinanza acqua: vietato lavare l'auto

Varese, 24 giugno 2022 - E' allarme siccità in tutta la Lombardia. Mentre il governatore Attilio Fontana dichiara lo stato di emergenza regionale, il Comune di Varese emana l'ordinanza per limitare il consumo d'acqua potabile. Varese è quindi il primo capoluogo di provincia lombardo che, per fronteggiare l'emergenza, emana un provvedimento per il razionamento idrico. Misure simili sono però già state prese da circa 60 piccoli comuni della Lombardia.

"Il deficit idrico che interessa il territorio- spiega il Comune in una nota- fa sì che dal 1 dicembre 2021 al 20 giugno manchino 516 mm di pioggia, l'equivalente di circa un terzo di tutta la pioggia invernale: una situazione allarmante che, con il Verbano al di sotto la soglia di magra da molti mesi, è ulteriormente aggravata dalle elevate temperature registrate nel mese di giugno, che ha visto il superamento di record storici in tutta Italia".

L'ordinanza prevede quindi il divieto di utilizzo di acqua potabile per lavare veicoli su aree pubbliche e private, se non presso gli impianti autorizzati, dal momento che quest'ultimi sono provvisti di attrezzature a basso consumo; di non riempire le piscine private, sia interrate sia fuori terra, mentre per le piscine private già piene è vietato effettuare il ricambio dell'acqua mediante svuotamento e riempimento. Sono escluse dal divieto le piscine presenti in impianti sportivi, palestre, case di cura, centri di riabilitazione, centri SPA e fitness e strutture ricettive.

Per quanto riguarda gli impianti di irrigazione automatici e programmabili, pubblici e privati, l'ordinanza prevede che vengano utilizzati esclusivamente dalle ore 2 alle 4; mentre è consentito innaffiare i giardini e orti mediante sistema tradizionale a bassa efficienza, con il classico tubo di plastica, soltanto nella fascia oraria compresa tra le ore 20 e ore 22, e per non oltre un'ora al giorno.

E' vietato inoltre riempire vasche di accumulo non strettamente legate ai fini produttivi. E' vietato effettuare esercitazioni antincendio e prove di impianti antincendio con utilizzo di acqua potabile qualora non strettamente necessarie ad affrontare una potenziale emergenza.

Le violazioni alle disposizioni dell'ordinanza sono soggette alla sanzione amministrativa compresa tra i 25 e i 500 euro.