Openjobmetis, l'abbraccio di Varese. In 400 per applaudire all’Exernia /FOTO

Il raduno della squadra di basket scalda i tifosi

I tifosi presenti ieri alla Enerxenia Arena di Varese

I tifosi presenti ieri alla Enerxenia Arena di Varese

Varese, 9 agosto 2019 - Il raduno dell’Openjobmetis ha visto il solito abbraccio della città. Oltre 400 i tifosi accorsi all’Exernia Arena per regalare i primi scrosciati applausi agli uomini di coach Attilio Caja. Ed intervistandone alcuni in attesa di poter entrare il palazzetto la sensazione è che sia proprio il tecnico pavese la certezza che fortifica le convinzioni del popolo biancorosso. Abbonato da 16 anni in curva non si fa illusioni, per esempio, Alessio Furiga: «Partirei per una salvezza tranquilla. Non per mancanza fiducia, ma tutte le altre squadre si sono rinforzate. Non parlo delle prime 4 inarrivabili, ma di quelle che arrivano dopo. Vediamo i nuovi».

Punta  invece a migliorare quanto visto l’anno scorso Massimo Maltraversi. «Basterebbe qualcosina in più, in fondo coinciderebbe con quei play-off sfumati all’ultimo. Il partente più rimpianto? Ovvaimente Aleksa Avramovic». C’è poi un milanese che da piccolo ha scelto la Ignis e non la Simmenthal, dando un dispiacere al padre, come Edoardo Scola. «Siamo una squadra più leggera. Perso Tyler Cain sotto i tabelloni non sarà facile sostituirlo, ma penso che Varese sia stata ben costruita. Abbiamo più punti nelle mani e più soluzioni offensive. Gli addii? Credo sia normale che certi giocatori vadano a monetizzare la loro esperienza maturata qui. Credo che sotto questo aspetto avremo una squadra con più coralità rispetto al recente passato». Dopo la prima sudata di capitan Giancarlo Ferrero e compagni sono arrivate poi le parole dei protagonisti. Su tutte quelle dell’architetto chiamato a plasmare la nuova Openjobmetis: Attilio Caja. «Il 70% del roster è nuovo quindi siamo partiti per tempo. Speriamo di fare un buon precampionato ed essere fortunati senza avere troppi contrattempi. Vorremmo essere pronti il prima possibile: non si tratta di giorni ma di mesi». Il tecnico è consapevole che la stagione che scatterà il 26 settembre tra le mura amiche contro la Sassari di Pozzecco non sarà facile. «Rispetto allo scorso anno sono arrivati nel campionato tanti giocatori di levatura. Guardo alle tre neopromosse e credo siano “finte” per rango, livello tecnico e tradizione. In generale si sono tutte attrezzate di più viste le due retrocessioni». La certezza di Caja è la stessa dei suoi tifosi. «Ci saremo anche noi, saremo competitivi. Ne sono sicuro».