Cardano al Campo, uccise sindaco Laura Prati: "L’ex capo dei vigili è pronto a risarcire"

L’avvocato di Pegoraro: "Ha offerto i beni dall’inizio ma non li può utilizzare"

Laura Prati

Laura Prati

Cardano al Campo (Varese), 2 giugno 2018  «Giuseppe Pegoraro ha offerto fin dall’inizio tutti i suoi beni, il trattamento di fine rapporto e il terzo di proprietà dell’appartamento. Gli è impedito di risarcire, anche solo per quel poco che può». Lo dice l’avvocato Maria Grazia Senaldi, difensore dell’ex comandante dei vigili urbani di Cardano al Campo, all’ergastolo per l’omicidio della sindaca Laura Prati. «Il Comune di Cardano - dice il legale - di cui Pegoraro era dipendente, non ha ancora provveduto neppure a calcolare il Tfr. Quanto all’appartamento in comproprietà tra i fratelli, la quota di un terzo di cui Pegoraro è proprietario, è stata posta sotto sequestro conservativo per volere del figlio della signora Prati, Massimo Poliseno, che ha scelto di non costituirsi parte civile nel processo penale, ma di agire in sede civile».

Di conseguenza, è la tesi dell’avvocato, «come risulta dai verbali della causa civile che io stessa ho prodotto nel processo penale, non è stato possibile monetizzare l’appartamento vendendolo a terze persone con l’accordo del sequestrante, non certamente per sottrarre a quest’ultimo il bene, ma al contrario per monetizzarlo in suo favore. Questo non è stato possibile a causa del diniego del sequestrante, nonostante fosse stato trovato, già due anni fa, un acquirente e nonostante che i fratelli di Pegoraro siano sempre stati disponibili a qualsiasi diversa soluzione che il sequestrante avesse scelto». Chiosa l’avvocato: «Devo amaramente concludere che sembra quasi che, poiché il risarcimento sarebbe comunque troppo basso, meglio nessun risarcimento affinché non si dica che Pegoraro ha indennizzato le parti offese». Gabriele Moroni