Legambiente, un tuffo nell'Olona per chiedere interventi per la salute del fiume

A Malnate ai Mulini di Gurone i volontari si sono dati appuntamento con Big Jump, campagna europea per la balneazione dei corsi d’acqua

 Big Jump, campagna europea per la balneazione dei corsi d’acqua

Big Jump, campagna europea per la balneazione dei corsi d’acqua

Malnate (Varese), 9 luglio 2018 - Tuffo nell'Olona per ricordare che il fiume come tutti gli altri corsi d’acqua deve tornare balneabile. Ieri a Malnate ai Mulini di Gurone l’appuntamento con il Big Jump, campagna europea per la balneazione dei corsi d’acqua, con i volontari di Legambiente che si sono tuffati in acqua, rilanciando l’attenzione sullo stato di salute dei fiumi troppo a lungo offesi dall’attività umana. L’Olona come molti altri corsi d’acqua non gode di buona salute, sebbene rispetto al passato la sua situazione sia migliorata c’è ancora molto da fare per il recupero.

A tuffarsi ieri pomeriggio una ventina di persone, tra i quali Valentina Minazzi, presidente del circolo di Legambiente di Varese, Lorenzo Baio, responsabile delle acque per Legambiente Regione, Flavio Castiglioni, coordinatore dei circoli del Cigno Verde della Valle Olona, Stefania Mazzacca di Oikos e alcuni giovani provenienti da tutto il mondo che stanno partecipando al campo internazionale di Legambiente al Bizzarone. Un tuffo dunque per smuovere le acque e reclamare gli interventi necessari per far ritornare puliti e balneabili i fiumi. "L’Olona – ha ricordato Minazzi – è tra i fiumi più compromessi in Lombardia, in passato erano le attività industriali che creavano criticità riversando i loro sottoprodotti di scarto, oggi è sempre più evidente che il carico inquinante residuo è di origine civile. Bisogna pertanto rivedere le autorizzazioni agli scarichi e intervenire sui depuratori per farli funzionare meglio". Secondo le direttive europee entro il 2015 lo stato ecologico delle acque doveva raggiungere il livello “buono”. Così non è stato: l’Italia è stata messa in mora, e anche la Lombardia è in forte ritardo come si rileva dai dati secondo i quali solo il 27% dei fiumi, il 53% dei laghi e il 17% dei corpi idrici sotterranei raggiungono il livello “buono”. Tutti gli altri bocciati e rinviati al 2021 o al 2027.

Nell'Olona si è tuffato anche Flavio Castiglioni, coordinatore dei circoli di Legambiente Valle Olona che ha detto: "Non bisogna perdere altro tempo, o davvero dovremo pagare multe salate per non aver rispettato le direttive europee. Per l’Olona si conoscono bene gli interventi di cui c’è bisogno. Prima di tutto migliorare il funzionamento dei depuratori, i fondi ci sono, a questo punto si facciano i progetti e poi le gare per i lavori. La politica non resti immobile". Tuffo anche nel Ticino: i volontari nel pomeriggio di ieri dopo aver percorso in canoa il tratto da Castelletto di Cuggiono ad Abbiategrasso si sono tuffati nel “fiume azzurro” in località Gabana. Un tuffo che idealmente ha unito l’Europa.