Un cadavere, zero video e testimoni: "Francesco, uomo gentile e mite"

Saronno, racconta dell’aggressione in ospedale e poi muore. L’indagine per omicidio è in salita

Francesco Costa aveva 55 anni

Francesco Costa aveva 55 anni

Saronno (Varese) - Un giallo, un mistero che invece di diradarsi si infittisce con il passare delle ore. Di Francesco Costa, 55 anni, residenza a Censano Maderno ma infanzia e recente passato saronnese (dopo un passaggio a Solaro, nel Milanese), paradossalmente si sa solo che è morto. Come e perché, però, restano un mistero affidato ai carabinieri di Saronno che indagano per omicidio senza però – sino a ora – trovare elementi utili: immagini di telecamere, testimoni, uno straccio di riscontro.

Niente, solo il silenzio del quartiere e quelle parole pronunciate a mezza bocca dalla vittima – "Mi hanno aggredito" – prima di perdere coscienza a causa dell’emorragia cerebrale, e la vita due giorni dopo. Classe 1966, Costa è ancora ufficialmente residente a Cesano Maderno, in Brianza. Ma già da diverso tempo non abitava nel Comune brianzolo. Era tornato a vivere con la madre a Saronno, dov’era cresciuto. Si era poi trasferito nella vicina Solaro al Villaggio Brollo, ma dopo un divorzio era tornato nella sua città natale. I carabinieri, comunque, indagano per omicidio: del resto le ferite della vittima sono compatibili con quell’aggressione di cui ha parlato prima di tacere per sempre. Così sono stati passati al setaccio, più volte e con attenzione, gli esercenti e i commercianti della zona - centrale ma defilata allo stesso tempo - ma nessuno sino a ora, confermavano anche ieri i militari, ha fornito indicazioni utili.

Ora si spera nel colpo di fortuna: i militari dell’Arma hanno comunque chiesto le registrazioni alle attività che hanno il servizio attivo in zona e al loro interno sperano di trovare, magari in un frammento di registrazione, la chiave che spieghi il mistero. L’ipotesi principale resta quella che il delitto sia figlio di una rissa finita male, una discussione scappata di mano forse iniziata nelle vicinanze di uno dei bar della zona. L’ambulanza, chiamata da alcuni passanti per un malore per poi trovarsi tra le mani un omicidio, è intervenuta o all’interno del parcheggio a servizio di un albergo e di diversi esercizi commerciali che si affacciano su via Varese, a pochi passi dall’ufficio postale principale di Saronno e dall’ingresso posteriore della terza stazione per viaggiatori della Lombardia.

Libero professionista, amante delle moto, Francesco Costa non era una new entry del quartiere. Il suo volto era familiare a chi frequentava i bar della zona anche se non si sapeva molto di lui. "Riposa in pace, ora sei l’angelo più bello", affida il suo commosso ricordo ai social l’amica Patrizia, mentre altri si dicono "sconvolti" e "addolorati" di fronte a quella che definiscono "una tragedia senza alcuna giustificazione". "Che brutta fine, non faceva del male a nessuno", aggiunge addolorata un’altra amica, Enza M. Un uomo "mite", Francesco, almeno a detta di un amico, che lo descrive come "una persona che aveva una buona parola per tutti. Giocava sempre con mio figlio. Possa riposare in pace...".