Giallo di Malnate, i Ris di Parma alla ricerca del Dna dell’assassino di Carmela Fabozzi

Resta un mistero l’identità dello sconosciuto che l’ha cercata prima dell’omicidio

I carabinieri nella casa di Carmela Fabozzi

I carabinieri nella casa di Carmela Fabozzi

Malnate (Varese) - ​Non ha ancora un volto e un nome lo sconosciuto che nella casa di corte in via Sanvito a Malnate il 22 luglio, giorno in cui è stata uccisa la pensionata Carmela Fabozzi, 73 anni, l’avrebbe cercata. Al vaglio degli inquirenti tutte le testimonianze raccolte che riferiscono dell’uomo, dall’aspetto un sessantenne, di cui non c’è traccia fino ad oggi. Ieri a Malnate sono arrivati i Ris di Parma che hanno analizzato tutti i reperti raccolti dai carabinieri del nucleo investigativo di Varese nell’abitazione dell’anziana.

Le indagini continuano nel massimo riserbo, nella vita della pensionata non ci sarebbero ombre, una vita tranquilla, mai uno screzio con i vicini di casa, una quotidianità che trascorreva tra l’uscita ogni giorno per le commissioni da sbrigare, la spesa e poi la visita al cimitero, sulla tomba del marito e del figlio. Sempre da sola riferisce chi la vedeva al cimitero. Resta dunque il mistero di quell’uomo che l’avrebbe cercata poche ore prima dell’omicidio. Carmela Fabozzi è stata uccisa con due colpi alla testa, sferrati con un corpo contundente che non è stato trovato.

A fare la macabra scoperta il figlio dell’anziana, al rientro dal lavoro, dalla Svizzera. Da qualche tempo l’uomo era tornato a vivere con la madre. Nel paese soprattutto tra gli anziani è grande la preoccupazione e anche la paura, c’è un omicida ancora non identificato che si muove liberamente. Aspettano con ansia la verità sulla tragica fine della pensionata. Ieri a Malnate i Ris di Parma al lavoro per accertamenti irripetibili alla ricerca del profilo genetico dell’assassino. Intanto non c’è traccia dell’uomo misterioso che il 22 luglio avrebbe cercato l’anziana.