Monteviasco isolato, tre residenti e la cabinovia ferma: il borgo si spegne

Una microscopica frazione isolata da oltre un anno dopo la morte dello storico manutentore della funivia

Un panettone e un brindisi per ricordare che Curiglia esiste e merita attenzione

Un panettone e un brindisi per ricordare che Curiglia esiste e merita attenzione

Varese, 15 dicembre 2019 -  Ieri ci ha pensato una panettonata con sindaco, parroco e capitano dei carabinieri di Luino a riscaldare il cuore dei tre residenti rimasti nella frazione, isolata da oltre un anno dopo la morte dello storico manutentore della funivia che conduceva nell’abitato e tutta la vicenda che ne è seguita. Un piccolo momento di serenità che non schiarisce le tinte di un quadro segnato da una serie di annunci di imminente riapertura seguiti da repentini dietrofront. 

Alla fine di novembre l’ultimo stop, quando è saltato l’accordo fra il Comune e la cooperativa che aveva vinto il bando per garantire la ripresa dell’attività della cabinovia. A questo punto si potrebbe tornare a pensare a un intervento dell’Agenzia del trasporto pubblico locale. A ventilare la possibilità è stato l’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi, rispondendo a un’interrogazione del consigliere pentastellato Roberto Cenci. Di certo c’è che, ancora oggi, il paesino è raggiungibile solo attraverso una mulattiera di 1.400 gradini, scalata periodicamente dai carabinieri per portare cibo e farmaci ai tre residenti rimasti.