A Monteviasco "angeli nella neve" con i viveri per i residenti rimasti isolati

I carabinieri di Luino risalgono i 1.400 gradini due volte alla settimana per assicurare i rifornimenti alle persone che vivono nella frazione

Gli uomini della compagnia di Luino con il loro capitano Alessandro Volpini

Gli uomini della compagnia di Luino con il loro capitano Alessandro Volpini

Monteviasco (Varese) - Con la neve è ancora più fiabesco lo scenario che accoglie il borgo di Monteviasco, frazione di Curiglia, a quasi 1.000 metri, al momento ancora raggiungibile solo da chi affronta la salita percorrendo il sentiero, 1.400 gradini, unico collegamento dopo lo stop alla funivia, il 12 novembre 2018, quando in un tragico incidente perse la vita il manutentore Silvano Dellea.

Un paio di volte alla settimana sono i carabinieri della stazione di Dumenza che affrontano la salita per assicurare i rifornimenti necessari, viveri e farmaci, ai residenti, una decina di persone, per lo più anziani, per i quali senza l’aiuto prezioso dei militari sarebbe stato impossibile superare l’isolamento. Gli "angeli" in divisa da tre anni sono una presenza familiare per gli abitanti che rimanendo nelle loro case hanno consentito in questo lungo periodo di non diventare un paese fantasma, disabitato, ma di rimanere in vita e pronto di nuovo ad accogliere turisti quando la funivia, dopo i necessari lavori di riqualificazione e ammodernamento, avviati alcune settimane fa, potrà riprendere il suo servizio.

Ieri mattina ancora grazie ai carabinieri nel borgo ammantato di neve si è vissuto un momento di particolare emozione con la celebrazione della santa messa nella piccola chiesa. Gli uomini della compagnia di Luino con il loro capitano Alessandro Volpini ed il comandante della stazione di Dumenza, il luogotenente Giampaolo Paolocci, hanno coinvolto per l’occasione il loro cappellano militare del Comando Legione Lombardia, il cappuccino francescano Fra’ Cesare Bedognè, arrivato da Milano per celebrare a Monteviasco la santa messa natalizia. Dopo aver percorso la mulattiera, ancora più impervia per le recenti nevicate, il gruppo di carabinieri è arrivato in cima accolto da tutti i residenti, quindi hanno raggiunto che la chiesa dei Santi Martino e Barnaba, per l’occasione abbellita con sgargianti fiori in seta da Mariarosa Passera, che li ha donati nel ricordo del papà mentre gli addobbi floreali nel paese sono stati creati dal fiorista Marco d’Agostino, un autentico amico del borgo. È stata dunque una giornata davvero speciale per Monteviasco, "siamo molto contenti, sabato è arrivato il parroco di Dumenza don Nicola e ha benedetto le nostre case, non ci sentiamo soli con i carabinieri e nostri sacerdoti che affrontando la salita vengono a trovarci– ha detto Lucia Cassina, tra i residenti che sono rimasti – oggi ci sentiamo profondamente abbracciati dall’atmosfera natalizia, la santa messa ci ha permesso di ricordare la Vergine Immacolata, Santa Lucia e con i nostri "angeli", i carabinieri anche la Virgo Fidelis".