Gallarate, chiude centro d'accoglienza: sindaco paga il treno ai profughi per mandarli via

Un gesto che ha fatto subito scoppiare una polemica a Milano

Il sindaco di Gallarate paga il treno ai profughi

Il sindaco di Gallarate paga il treno ai profughi

Busto Arsizio, 21 marzo 2018 - Prima Busto Arsizio, poi Gallarate: i migranti ospiti del centro di accoglienza gestito da Kb srl, sono stati trasferiti in un'altra struttura a Bresso, in provincia di Milano. Dodici di loro - a cui non è stata accettata la richiesta di asilo - però non erano inclusi e alla fine il sindaco di Gallarate, il leghista Andrea Cassani,ha dato loro 90 euro, quindici a testa, per comperare un biglietto di treno per Milano. Il sindaco ha spiegato che una cifra analoga è arrivata da Kb srl che gestiva il centro in chiusura. Ma il provvedimento ha scatenato le proteste da parte di Milano.

"È una modalità allucinante. E il sistema nazionale va rifatto" ha commentatosubito l'assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino che ha chiesto l'intervento della prefettura. Sulla questione la prefettura di Milano ha già interessato la prefettura di Varese che è competente per Gallarate.

Poi, è intervenuto il sindaco di Milano, Beppe Sala, che ha definito "una provocazione" la decisione del sindaco di Gallarate, di pagare il treno per il capoluogo lombardo a dei migranti a cui non è stata accettata la domanda d'asilo nella cittadina in provincia di Varese "Il problema è serio - ha commentato Sala a margine dell'evento in ricordo delle vittime delle mafie - quello che noto è che qualcuno fa la sua parte, altri no e questo è spiacevole"