Ambientalisti all'attacco: "Ritirate il Masterplan Malpensa"

Ambientalisti all’attacco del piano presentato da Sea per l’edificazione della nuova Cargo city

Una delle manifestazioni in difesa della brughiera che sarebbe sacrificata dallo scalo

Una delle manifestazioni in difesa della brughiera che sarebbe sacrificata dallo scalo

Malpensa (Varese) -  «O rispettate il piano aria clima", che prevede lo stop al consumo del suolo, oppure il masterplan Malpensa 2035 "va ritirato". Si infiamma lo scontro tra gli ambientalisti e i vertici di Sea, la società che gestisce gli scali di Malpensa e Linate, in vista dell’approvazione del piano di sviluppo del principale aeroporto milanese.

Durante la commissione Mobilità e Ambiente di Palazzo Marino, infatti, i vertici della società hanno presentato i progetti di compensazione ambientale per la costruzione della nuova Cargo city, che prevede l’edificazione di 44 ettari di suolo del Parco del Ticino. Ma gli sforzi della società non sono bastati agli ambientalisti che, con il consigliere comunale dei Verdi Carlo Monguzzi, definiscono "assurdo" il progetto.

Per compensare la nuova espansione dello scalo milanese, motivata dal boom del settore cargo, la partecipata propone infatti "azioni di restauro ecologico" su un’area di 130 ettari. Ma "se io cementifico 44 ettari e, come compensazione, dico che non ne cementifico altri 130, non è una compensazione, ma è una cosa assurda", attacca ancora Monguzzi.

Dopo l’ufficializzazione dell’addio alla terza pista per Malpensa, l’esponente dei Verdi ricorda che "alcuni anni fa ci dicevano che senza terza pista non ci sarebbe stato più sviluppo", ma "grazie all’interlocuzione con gli ambientalisti, ora siete voi a dire che la terza pista non serve. Se vi avessimo lasciato fare, Malpensa sarebbe arrivata in piazza Duomo".

Secondo Monguzzi, inoltre, la proposta di Sea prende "una strada divergente" rispetto ai "mille documenti della Regione che parlano di non cementificazione del territorio". Quindi, conclude l’esponente dei Verdi, "su questa cosa dobbiamo ri-ragionare, non diamo per scontato che possa essere accettata".