Nuovo masterplan di Malpensa, i sindaci chiedono di vedere Sea

Il portavoce dei primi cittadini: "Momento difficile per lo scalo. Gli enti locali vanno coinvolti nelle decisioni per il futuro"

Il terminal 1, chiuso per l’allarme sanitario, come si presenta oggi: un deserto

Il terminal 1, chiuso per l’allarme sanitario, come si presenta oggi: un deserto

Malpensa (Varese), 25 maggio 2020 -  L’aeroporto dopo lo tsunami coronavirus. L’attenzione, in primis, è rivolta all’avvio della stagione turistica con la possibilità di spostarsi di nuovo tra regioni in Italia e all’estero. L’impatto sarebbe positivo sul traffico portando il movimento dei passeggeri a 3.000 al giorno, numero necessario per riaprire il Terminal 1, obiettivo che secondo Sea potrebbe essere raggiunto tra metà giugno e luglio. In questo contesto il Cuv (Consorzio urbanistico volontario) di cui fanno parte 9 comuni dell’area aeroportuale chiede di avviare al più presto un tavolo di confronto con Sea. "Ci sembra fondamentale – spiega Stefano Bellaria, sindaco di Somma Lombardo e presidente di turno del Cuv – proprio in un momento così difficile e anche particolare, che Sea ci coinvolga in un confronto, base per le decisioni che riguardano il futuro dello scalo e di conseguenza anche dell’area che convive con la presenza di Malpensa". Nei mesi scorsi sul tavolo c’era il nuovo Masterplan, il piano di sviluppo che disegnava il futuro dell’aeroporto, documento che dovrà essere sottoposto a una revisione.

I sindaci erano in attesa di conoscere nel dettaglio il documento, in vista di un incontro con Sea avevano anche predisposto una serie di punti sui quali richiamare l’attenzione del gestore aeroportuale, dall’occupazione al monitoraggio dell’inquinamento acustico e atmosferico. "Come presidente del Cuv – continua Bellaria – torno a sollecitare un incontro con Sea, è possibile farlo in videoconferenza. È il momento di promuovere un vero e proprio gioco di squadra". La crisi di Malpensa ha un impatto pesante sul territorio: sono circa 10 mila i lavoratori in cassa integrazione, molti risiedono nei comuni dell’area aeroportuale, dunque c’è anche un’emergenza sociale. E di aeroporto parla anche l’eurodeputata leghista Isabella Tovaglieri: "Incontreremo a breve gli stakeholder del territorio con i nostri rappresentanti a tutti i livelli istituzionali per aprire un tavolo di confronto sulla necessità di rilanciare un aeroporto e un sistema economico dimenticato dal governo nazionale".