Ragazzo trovato morto sul Sempione: "Vogliamo giustizia per Manuel"

Il 28enne travolto nel posteggio fuori da un locale di Vergiate: parlano i familiari

Manuel Cantisani, 28 anni

Manuel Cantisani, 28 anni

Cardano al Campo (Varese), 22 maggio 2018 - «Mia madre sta male. Non abbiamo niente da dire se non che vogliamo verità e giustizia per Manuel». Manuel Cantisani, 28 anni, è morto in circostanze ancora da chiarire alle 4 del mattino di domenica. Le pochissime parole con le quali la famiglia chiede verità e giustizia vengono pronunciate dalla sorella Maria, 27 anni, che ha risposto ieri al citofono.

Il portone che spalancava la luce sulla vita di Manuel non sarà aperto: quell’appartamento al terzo piano di una palazzina di via per Castelnovate a Cardano al Campo, resta chiuso. «Troppo dolore. Mia madre sta male», aggiunge Maria sempre al citofono. Pochi minuti dopo un ragazzo si affaccia al balcone e spiega ai cronisti presenti: «La famiglia non vuole rilasciare dichiarazioni». Manuel Cantisani aveva compiuto 28 anni proprio sabato. Poche ore prima di morire. Forse, è possibile presumerlo, sabato notte stava festeggiando con gli amici. Morto, dicono alcuni, mentre cercava di sedare una rissa.Morto perché investito da un “pirata della strada”, tanto che gli inquirenti parlano di omicidio stradale. Travolto da qualcuno che forse conosceva o che aveva incontrato poche ore prima in una discoteca di Castelletto Ticino, nel Novarese. A quanto pare la vittima sabato sera aveva invitato alcuni amici a festeggiare: il compleanno è sempre una buona occasione per divertirsi e rilassarsi dopo una settimana di lavoro. È morto per gli effetti di una profonda ferita alla testa, ucciso (probabilmente in modo colposo) poche ore dopo la festa con gli amici e gli auguri.

La famiglia di Manuel da circa un paio d’anni vive a Cardano al Campo, al rione Cuoricino, due passi dal confine con Gallarate. Il sindaco Angelo Bellora spiega: «Non conoscevo personalmente Manuel ma siamo vicini a questi nostri concittadini, colpiti da un lutto tanto grave. E mi auguro che la vicenda venga chiarita al più presto, in modo da rendere giustizia a questo ragazzo». A Cardano nessuno conosceva Manuel in modo approfondito. Nel bar a 200 metri da casa spiegano: «Forse passava di qui per caffè e sigarette, un ragazzo gentile. Ma non un cliente con il quale si chiacchierava». Stesse parole in parrocchia. Il fatto è che la famiglia Cantisani s’è trasferita da un paio d’anni a Cardano. Prima tutti vivevano a Lonate Pozzolo. Il padre del ragazzo è originario di Lauria, in Basilicata. «Ultima generazione arrivata qui dalla Lucania», dicono a Lonate Pozzolo. «Bravissime persone», aggiungono. Il padre piccolo imprenditore edile. «Quasi un artigiano. Onestissimo e gran lavoratore», raccontano in paese. Il figlio sulla carta di identità ha scritto operaio. Secondo voci, però «quando non trovava impiego si adattava a fare di tutto per sostenere la famiglia. Ha lavorato anche come pizzaiolo. In nessun modo voleva fare mancare il suo sostegno alla famiglia». Manuel era un ragazzo disponibile,vicino ai familiari, amante delle macchine veloci ma con i piedi per terra. Morto la notte in cui festeggiava i suoi 28 anni, giovanissimo