Malpensa, i sindaci: "Abbiamo scelto di decidere"

Così il presidente del Cuv Cassani dopo l’intesa sul Masterplan 2035, il documento che disegna lo sviluppo dello scalo per i prossimi anni

Malpensa

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Malpensa - Ieri in Regione Lombardia è arrivato il via libera al Masterplan 2035, il documento che disegna lo sviluppo di Malpensa per i prossimi anni. Dopo mesi di incontri e discussioni, Regione, Sea, Enac e sindaci dei nove Comuni del Cuv (consorzio urbanistico volontario) hanno trovato l’accordo, assente invece il Parco del Ticino che in un recente confronto ha abbandonato il tavolo, confermando la sua posizione a tutela dell’area della brughiera sulla quale si amplierà invece cargo city, 44 ettari, in compensazione dei quali Sea si è impegnata a restituire 33 ettari attualmente all’interno del sedime.

"Abbiamo scelto di decidere" ha detto Dimitri Cassani, sindaco di Casorate Sempione e presidente di turno del Cuv – siamo stati eletti per prendere decisioni e sempre agendo per il bene comune, siamo convinti di averlo fatto in questa circostanza. Ci siamo trovati a percorrere una strada stretta, difficile, in cui bisognava mettere insieme due temi come la sostenibilità ambientale e lo sviluppo, quindi è stato un lavoro complesso, difficile, credo che abbiamo ottenuto un buon risultato, frutto del lavoro di squadra di tutti i sindaci del CUV". Nel testo sul quale è stato trovato l’accordo ieri è stato inserito il punto che riguarda i 33 ettari che Sea si è impegnata a restituire al territorio, mentre per l’espansione di cargo city utilizzerà i 44 ettari della brughiera del Gaggio, quella fascia per la cui tutela sono mobilitati invece comitati e associazioni ambientaliste che ancora l’altro giorno hanno rinnovato l’appello ai sindaci a non firmare. Positivo il commento di due esponenti del Pd varesino, il senatore Alessandro Alfieri e il consigliere regionale Samuele Astuti.

"E’ un punto di partenza – affermano- frutto di un lungo lavoro di confronto tra Regione, amministrazioni locali e Sea che, come rappresentanti delle istituzioni, abbiamo seguito passo dopo passo con grande attenzione, come Partito democratico siamo per lo sviluppo sostenibile di Malpensa, sia dal punto di vista ambientale che sociale" . Per Alfieri e Astuti " ora servirà la massima attenzione per creare nuova occupazione di qualità, evitando forme di precariato e contratti al ribasso. Per quanto riguarda il tema ambientale sarà necessario porre la massima attenzione affinchè le infrastrutture e le compensazioni ambientali decise con i territori siano realizzate. Questo perché è innegabile che Malpensa è un’infrastruttura strategica, che genera sviluppo e occupazione ma è altrettanto evidente che ha un pesante impatto sul territorio. La stessa proficua collaborazione usata nella stesura del Masterplan dovrà essere attuata nelle fasi successive del lavoro e dovrà coinvolgere anche coloro che hanno espresso preoccupazione e perplessità". Comitati e associazioni invece bocciano la decisione dei sindaci. "Ci dispiace che i sindaci abbiano deciso di cedere alle pressioni della Regione e di Sea – ha commentato Walter Girardi, esponente dell’Associazione Viva Via Gaggio – danno il via l ibera a un intervento che sarà devastante per la brughiera, Ciao brughiera, è il caso di dirlo".