Malpensa: cocaina benedetta dai santoni per propiziare il volo dei corrieri

L'indagine "Ritual" delle Fiamme gialle: sequestrati due chili di "neve". Arrestata coppia di nigeriani

Finanzieri a Malpensa con i cani antidroga

Finanzieri a Malpensa con i cani antidroga

Malpensa - Con l’operazione "Ritual" i finanzieri del comando provinciale di Varese nell’ambito del contrasto del traffico internazionale di droga hanno eseguito due arresti e due fermi di polizia giudiziaria, nei confronti di cittadini nigeriani e sequestrato tre chili di cocaina, proveniente dall’Africa e diretta in Europa. Impegnati gli uomini della Guardia di Finanza di Malpensa che hanno arrestato un passeggero proveniente da Addis Abeba (Etiopia), colpevole di aver introdotto nel territorio nazionale oltre 1.500 grammi di cocaina, confezionata in 92 ovuli, occultati nell’addome. Le successive indagini, svolte sotto direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, hanno permesso di scoprire un pericoloso sodalizio criminoso che aveva base logistica nella città di Torino.

Sempre i finanzieri in servizio presso l’aeroporto di Malpensa nel corso dello stesso filone investigativo hanno arrestato una donna, anche lei di origine nigeriana e residente a Torino, trovata in possesso di oltre 530 grammi di cocaina e hanno ricostruito altre due importazioni illecite di droga effettuate dalla stessa persona. Le indagini di polizia economico-finanziaria, supportate dall’analisi di trasferimenti di denaro, di tabulati telefonici, da osservazioni, pedinamenti, accertamenti tecnici, nonché dall’utilizzo dei cani antidroga, hanno permesso di fare luce sulle diverse metodologie attuate dall’organizzazione criminale, da un lato, per reperire lo stupefacente e dall’altro per immetterlo illegalmente nel territorio nazionale.

I finanzieri sono quindi riusciti a individuare gli organizzatori del traffico e nello stesso tempo destinatari della droga, una coppia di nigeriani, residente a Torino che, come emerso dalle indagini, per favorire il buon esito del viaggio del corriere, era solita avvalersi di rituali propiziatori praticati a pagamento da appositi "santoni" nei luoghi di origine della spedizione. La droga oltre a giungere via aerea dal continente africano, arrivava in transito anche dall’Europa, attraverso altri canali, ritenuti dagli organizzatori più "sicuri" per i loro fini criminali, impartendo ai corrieri specifiche modalità di acquisto di biglietti per autobus solo pochi minuti prima della partenza del mezzo.

A conclusione dell’attività d’indagine, sono stati eseguiti nella città di Imperia anche due fermi di polizia giudiziaria emessi dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio nei confronti dei due organizzatori del traffico mentre erano in procinto di fuggire dal territorio nazionale. Un’operazione dunque importante che ha bloccato l’introduzione sul territorio di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente e sgominato il sodalizio di criminali per i quali il "rito dei santoni" ai quali si affidavano non è funzionato.