Malpensa: "Stop ai binari, brughiera da salvare"

Il Comitato all’attacco contro il progetto del collegamento ferroviario dal Terminal 2 al Sempione

ll Comitato SalviAmo la brughiera dice no ai binari dal T2 al Sempione

ll Comitato SalviAmo la brughiera dice no ai binari dal T2 al Sempione

Casorate Sempione (Varese) - A richiamare attenzione sul progetto del nuovo collegamento ferroviario dal Terminal 2 di Malpensa alla linea del Sempione è il Comitato SalviAmo la brughiera di Casorate Sempione che ribadisce la sua contrarietà alla realizzazione del tracciato (4,6 km, costo 211 milioni di euro) dal pesante impatto ambientale sul territorio. Il Comitato è stato in passato promotore di iniziative, incontri e petizioni per raccogliere firme contro l’opera ritenuta inutile e devastante, ora torna a farsi sentire con una lettera aperta indirizzata ai sindaci di Casorate Sempione Dimitri Cassani e di Cardano al Campo Maurizio Colombo e dei comuni del Cuv (Consorzio urbanistico volontario dell’area di Malpensa) con la quale chiedono maggiori informazioni sull’iter progettuale e su come gli enti locali intendono affrontare la questione in vista del confronto in Regione ( in calendario lunedì 20 settembre) pertanto si ritiene un passaggio fondamentale un’assemblea pubblica.

Confronto al tavolo regionale che, si sottolinea, avverrà mentre ancora non c’è stata la sentenza del Tar relativa al ricorso presentato dai comuni di Casorate Sempione e Cardano al Campo. Il Comitato chiede "ai comuni di Casorate Sempione e Cardano al Campo che possano essere attivati passaggi informativi riguardo lo stato attuale, le prospettive e gli impegni rispetto all’avviato ricorso al Tar ed eventuali ulteriori coerenti iniziative in difesa del territorio". Nella lettera aperta si sollecita inoltre il comune di Cardano al Campo affinchè "posizioni e intendimenti dell’amministrazione vengano approfonditi e discussi in sede di consiglio comunale". Al Cuv (il consorzio di cui fanno parte 9 comuni dell’area di Malpensa) si chiede invece che "le iniziative di contatto con i diversi attori, Regione Lombardia, Sea, Fnm, sugli sviluppi dello scalo e delle infrastrutture intraprese dai rappresentanti del Cuv siano esposte in una pubblica assemblea di confronto e chiarimento rispetto alle posizioni inerenti la pianificazione territoriale e la tutela del territorio".

Sempre al Cuv si chiede di illustrare con maggiori dettagli nel corso dei passaggi informativi "gli aspetti progettuali delle opere di compensazione ambientale ritenute idonee dall’ente Parco". Inviato il documento ora il Comitato resta in attesa di risposta dai sindaci riguardo all’assemblea pubblica e ad altre iniziative che vorranno promuovere. Sottolineano i rappresentanti del Comitato casoratese: "Abbiamo lottato fin dall’inizio per difendere il nostro paese, per questo chiediamo risposte chiare dall’amministrazione comunale su come intenda affrontare i prossimi passaggi con Regione, Sea e FerrovieNord". Un’opera sulla quale ribadisce la sua ferma opposizione proprio per il pesante impatto ambientale che non può essere compensato con interventi di mitigazione e nuove infrastrutture.

Replica il sindaco di Casorate Sempione Dimitri Cassani: "Non ho nulla da nascondere, la situazione è chiara, l’amministrazione comunale che rappresento non ha mai cambiato posizione, la conferma nel ricorso al Tar, presentato con Cardano al Campo, che dovrebbe essere discusso nel mese di gennaio 2022, nel quale abbiamo illustrato tutti i nostri rilievi sul progetto di un’opera che potrebbe avere una sua utilità in funzione del rafforzamento della linea Rho – Parabiago. Senza quel raddoppio non ha senso". Il proponente, FerrovieNord, intanto non si ferma, l’iter prosegue, già sono state inviate le lettere ai proprietari dei terreni interessati dal tracciato con la comunicazione dell’avvio della procedura di esproprio.