Frana di Luino, un mese dopo: "L’area sia resa inedificabile"

La proposta di un consigliere di minoranza sarà presentata al Consiglio. Si parlerà anche di aiuti e sgravi fiscali alle famiglie sfollate il 5 gennaio

I vigili del fuoco hanno escluso la presenza di persone sotto l’ammasso di materiale

I vigili del fuoco hanno escluso la presenza di persone sotto l’ammasso di materiale

Luino (Varese), 5 febbraio 2023 -  Il Consiglio comunale è convocato per martedì 7 febbraio e si può immaginare che sarà molto partecipato. Perché il tredicesimo punto dell’ordine del giorno è l’"interrogazione e successiva integrazione presentata dal consigliere Artoni ad oggetto: "situazione frana di Creva - compatibilità Pgt con situazione attuale". E il quattordicesimo punto si lega strettamente a quello precedente: "Interrogazione e successiva integrazione presentata dal consigliere Artoni ad oggetto: esenzioni e aiuti per gli sfollati della frana di Creva e richiesta contributi ad Enti sovracomunali e non". Come si ricorderà, il 5 gennaio la frana di via Creva costrinse 26 famiglie a lasciare le loro abitazioni minacciate dalla caduta dei massi. Unaa situazione drammatica, sempre più pesante e aggravata anche dal fatto che è difficile trovare abitazioni per le famiglie sfollate.

Ci sono anziani , persone con disabilità, situazioni di grande fragilità. Parliamo di ventisei famiglie, da giorni sfollate, alle quali al momento non è possibile dare una risposta riguardo ai tempi del rientro nelle loro abitazioni, frutto dei sacrifici di una vita. Da quei giorni si sono succeduti sgomberi, nuovi accessi, sopralluoghi, riunioni. Ora l’interrogazione intende chiedere al Comune di Luino se intende variare il Pgt nella zona della frana di Creva. L’ha presentata il consigliere di opposizione Furio Artoni. Le aree adiacenti "La Cavetta", dove sorgono le due palazzine minacciate, risultano edificabili a Pgt. Nella sua interrogazione Artoni chiede "se è intenzione dell’amministrazione procedere con una variante del vigente Piano di governo del territorio per impedire la possibilità edificatoria della zona adiacente ai condomini "La Cavetta", attualmente classificata come ‘MA miglioramento ambientale".

Ma si discuterà anche su come aiutare concretamente le famiglie che stanno vivendo una drammatica situazione di precarietà, separate dalle loro cose più care. Nell’interrogazione Artoni chiede anche "se sono in corso accertamenti per verificare se vi siano state responsabilità da parte di questo Ente per le valutazioni non conformi alla situazione con relative concessioni edilizie" e se "questa maggioranza stia valutando ipotesi di azioni per il risarcimento danni nei confronti degli eventuali responsabili, che avranno anche come scopo quello di sgravare i proprietari degli immobili e delle aree interessate, da oneri e responsabilità al riguardo, considerato che le costruzioni sono avvenute in seguito a regolare concessione edilizia prevista dagli strumenti urbanistici".