Lonate Pozzolo, tentato omicidio: arrestato il sesto uomo

I carabinieri hanno fermato l’ultimo componente della banda che nell’agosto di due anni fa ferì un pusher nei boschi

I carabinieri impegnati nel controllo delle zone boschive del Basso Varesotto dove si conc

I carabinieri impegnati nel controllo delle zone boschive del Basso Varesotto dove si conc

Lonate Pozzolo (Varese), 26 luglio 2022 -  È stato arrestato dai carabinieri di Busto Garolfo durante un servizio di controllo nei boschi dello spaccio, Abdellah El Harti, l’ultimo componente del gruppo responsabile del tentato omicidio avvenuto nell’agosto del 2020 a Lonate Pozzolo. L’uomo, di nazionalità marocchina, faceva parte della banda degli autori del tentato omicidio avvenuto due anni fa nella zona boschiva di Sant’Antonino a Lonate in cui rimase ferito un pusher 27enne di origine marocchina, Camal Chakiri, trovato dai carabinieri della compagnia di Busto Arsizio con una ferita da arma da fuoco al braccio.

Il giovane stava camminando da solo lungo la strada, un punto poco illuminato nei pressi di un’area boschiva, quando gli si è avvicinata un’automobile di colore scuro, al cui interno erano presenti almeno tre persone. Due uomini sono scesi dall’abitacolo e hanno iniziato a rivolgere frasi minacciose in italiano. La vittima è stata bloccata ed è nata una colluttazione: il giovane è riuscito a divincolarsi e ha cercato di scappare ma è stato fermato da un colpo di pistola che lo ha raggiunto sull’avambraccio destro. Una settimana fa è stata data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Busto Arsizio nei confronti di tre uomini, due italiani e un albanese, oltre a due donne italiane.

Una storia tutta ancora da decifrare quella del 21 agosto 2020 in via Ceresio a Sant’Antonino sulla spedizione punitiva in questione che ha portato al ferimento del nord africano. Secondo una prima ricostruzione dei fatti da parte dei carabinieri il blitz in questione sarebbe stato organizzato da un agricoltore di Cuggiono, Andrea Bergamini e dalla moglie albanese Diana Suman. della banda facevano parte anche Elia Luzaj, titolare del bar Infinity di Cuggiono ed Ivan Grecchi, classe 1970, sempre di Cuggiono. L’agguato sarebbe stato organizzato per un debito di droga da 30mila euro, mai saldato. Il pusher colpito di striscio al braccio da un colpo di pistola non sarebbe però stato il reale obiettivo della banda. Qui entra in gioco Abdellah El Harti, fermato in queste ore dai carabinieri. Sarebbe infatti stato lui il reale obiettivo insieme alla compagna Maria Rosaria Tolu. I due sarebbero quindi stati picchiati e minacciati dai soggetti protagonisti della prima aggressione allo scopo di saldare il debito. La banda in questione ormai da tempo, portava avanti un gigantesco giro di affari nei boschi di zona fino a 10mila euro al giorno.

Fiumi di droga , principalmente cocaina, con quantitativi importanti in diverse piazze di spaccio tra Lonate Pozzolo, Buscate e appunto Cuggiono, considerata la piazza principale dove l’organizzazione aveva ormai ramificato da tempo le sue basi. Con l’arresto dell’ultimo latitante adesso inizieranno gli interrogatori davanti al Gip Piera Bossi. A occuparsi del caso è il pubblico ministero Flavia Salvatore.