Lo smottamento visto da vicino Entrano in servizio i droni

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Proseguono a Luino i sopralluoghi sull’area in via Creva 93 dove si è verificato il movimento franoso che minacciando due condomini ha costretto a lasciare le loro abitazioni 26 famiglie per le quali al momento non è possibile prevedere quando potranno rientrare. Ieri mattina sono arrivati i tecnici di uno studio di ingegneria al quale l’amministrazione comunale affiderà l’incarico per definire la tipologia di intervento, i costi e le tempistiche per mettere in sicurezza la parete che è su un fondo di proprietà privata. In via Creva era presente il sindaco di Luino Enrico Bianchi, " sono molto preoccupato – dice – i tecnici hanno definito la situazione di fronte alla frana molto complicata, ma lo studio è specializzato nell’intervento in situazioni simili e anche più gravi di quella che purtroppo si è verificata una settimana fa in via Creva". Sul posto ieri i tecnici hanno effettuato le loro verifiche e hanno utilizzato un drone che ha fornito con le immagini elementi importanti per un’analisi più dettagliata della frana su cui dovranno intervenire.

"Gli ingegneri hanno presentato alcune modalità operative utilizzate in altri casi – continua Bianchi – che saranno oggetto di riflessione, si tratta di ipotesi di interventi per la messa in sicurezza, potrebbe essere una chiodatura con rete o oppure la realizzazione di un muraglione o altro, ma tutto va studiato e approfondito, tenendo conto anche che le operazioni sulla parete saranno ancora più complesse per la presenza dei condomini che vanno salvaguardati".

Dopo il sopralluogo di ieri mattina lo staff dello studio di ingegneria preparerà una dettagliata relazione per l’amministrazione comunale nella quale saranno indicati gli interventi, i costi e i tempi per le operazioni di messa in sicurezza. Questa mattina saranno in via Creva i funzionari della Regione per un ulteriore sopralluogo. A una settimana dalla frana che ha fatto emergere una situazione ben più grave e complessa di quella che si poteva pensare, c’è però la conferma che il vallo artificiale e la rete di protezione hanno davvero salvato vite umane. R.F.