Voli da Linate, a Malpensa l’Sos fa rumore

Più 20mila decolli nell’estate 2019: la preoccupazione dei comitati

Aereo in decollo a Malpensa

Aereo in decollo a Malpensa

Malpensa (Varese), 12 ottobre 2018 - Riflettori accesi su Malpensa in questi giorni per il doppio anniversario che lo riguarda, i settant’anni della sua fondazione, da parte di un gruppo di imprenditori bustocchi e i vent’anni del Terminal 1, che domenica 28 ottobre sarà al centro della festa di compleanno rivolta alle famiglie.

Ma sul tappeto ci sono ancora i problemi di difficile convivenza con l’aeroporto segnalati da tempo dai comitati che tornano a far sentire la loro voce: uno scenario destinato a peggiorare la prossima estate quando, per tre mesi, a causa di lavori di manutenzione allo scalo di Linate, 20mila voli in totale verranno trasferiti dal city airport milanese allo scalo della brughiera (comprese nove frequenze quotidiane di Alitalia per Roma, con la navetta per la capitale che tornerà nell’aeroporto varesino). Per la prossima settimana è previsto un incontro a Somma Lombardo, martedì 16, occasione, spiega Beppe Balzarini, portavoce di Unicomal e memoria storica delle mobilitazioni contro Malpensa, «per ricordare i disagi e le criticità che l’aeroporto ha portato “in dote” al territorio. Rumore, inquinamento, traffico: sono problemi che attendono risposte, invece sullo sfondo c’è il tanto sbandierato Masterplan con lo sviluppo dello scalo». Unicomal, Difendere Somma, Vivere Coarezza si trovano d’accordo sulla richiesta di maggiore impegno e attenzione da parte dei sindaci dei nove comuni del Cuv che - dicono gli esponenti dei comitati - sembrano aver dimenticato i disagi dei loro concittadini. Scrivono in un comunicato congiunto: «Pare grave il fatto che di fronte al crescente disagio e al crollo delle qualità ambientali e di vita, ci sia la totale indifferenza degli amministratori». E ai sindaci si appellanno perché si facciano sentire sollecitando le soluzioni ai problemi del territorio costretto a convivere con Malpensa. «Non c’è proprio nulla da festeggiare – continua Balzarini – i promotori delle “feste di compleanno” vadano a chiedere ai delocalizzati che più di tutti hanno pagato la presenza del grande aeroporto che cosa pensano di questi vent’anni, vadano a incontrare i cittadini che ancora subiscono sullo loro teste il rumore. Altro che festa! E ai sindaci chiediamo che sollecitino uno studio epidemiologico aggiornato sulle popolazioni che vivono sotto le rotte, quello precedente fermo al 2009, aveva già fornito importanti elementi: l’inquinamento fa male».

A preoccupare i comitati sono lo sviluppo previsto per lo scalo con il Masterplan e i 30 milioni di passeggeri, e a più breve termine il trasferimento dei voli da Linate, che sarà sottoposto a manutenzione, nei mesi estivi del 2019 sulle piste della brughiera. «Quell’aumento del traffico peggiorerà una situazione già pesante – sottolinea Balzarini – ma i disagi dei cittadini non interessano nessuno, chi regge il timone a Malpensa sembra poter fare ciò che vuole. Purtroppo è così da vent’anni, per questo i sindaci devono ridestarsi dal sonno in cui sembrano essere caduti, devono ascoltare i cittadini e non cedere alle sirene di Malpensa». Per i comitati non c’è proprio nulla da festeggiare, conclude Balzarini «vent’anni fa senza Malpensa 2000 era molto meglio».