Barasso, licenziamenti choc alla Itw: manager “cacciati” via Skype

Dopo l’annuncio sono stati subito costretti a lasciare lo stabilimento: gli altri dipendenti hanno organizzato un presidio a loro sostegno

L’ingresso della Itw

L’ingresso della Itw

Barasso, 20 settembre 2019 - In qualsiasi azienda ormai tutto o quasi passa tramite internet: contatti, chiamate, ordini, presentazioni e conferenze. Da ieri, e lo hanno scoperto loro malgrado i dipendenti della Itw Appliance di Barasso, anche i licenziamenti. Sembra incredibile ma invece è andata proprio così: quattro lavoratori hanno scoperto di aver perso il posto con una comunicazione avvenuta durante una videoconferenza su Skype con la proprietà che ha sede negli Usa. Evidentemente nel frenetico mondo lavorativo americano deve trattarsi di una consuetudine. Alle nostre latitudini però un annuncio di questo tipo non può passare per la normalità.

«Siamo rimasti molto stupiti – commenta Marinela Cozma, della Fim Cisl dei Laghi – abbiamo sempre avuto buone relazioni sindacali. Queste persone sono state licenziate in tronco, è stata calpestata la loro dignità». Poco chiari sarebbero anche i motivi degli esuberi, giustificati forse da questioni di fatturato. L’annuncio è stato seguito immediatamente dai fatti: i quattro lavoratori licenziati, che coprivano posizioni manageriali, sono stati accompagnati poco dopo alla porta e hanno dovuto lasciare l’azienda. L’addio ha scosso l’intero ambiente. I loro colleghi hanno voluto quindi convocare un presidio, svoltosi in mattinata. Tra di loro ovviamente tanta preoccupazione per il futuro.

L’annuncio era davvero inaspettato dopo che a giugno in una riunione con la proprietà era emersa la volontà di proseguire negli investimenti. E l’altro ieri si era tenuta un’assemblea sindacale in cui non erano stati segnalati problemi. I sindacati hanno voluto chiedere lumi dopo questi primi esuberi, ricevendo la rassicurazione che il sito produttivo continuerà ad operare e che verranno sviluppati nuovi progetti. La Itw di Barasso, uno dei tre poli europei dell’azienda, conta una sessantina di dipendenti ed è attiva nella progettazione e controllo qualità di accessori per elettrodomestici. Collabora anche con Whirlpool. Un nuovo incontro tra dirigenza e parti sociali, che potrà dare risposte più ampie, si svolgerà nei prossimi giorni. Resta l’amarezza per come è stata gestita la situazione. «La comunicazione è stata data con una modalità fredda – continua Marinela Cozma – e con poco rispetto verso la sensibilità delle persone e delle relazioni sindacali. Annunciare esuberi senza una spiegazione tecnica che di solito in questi casi fornisce il sindacato ha disorientato i lavoratori, che ora sono col morale a terra».